“I Just Shot John Lennon”, ‘Ho appena sparato a John Lennon’. Con queste poche parole pronunciate in
tono freddo e cinico, l’8 dicembre del 1980 Mark David Chapman metteva fine alla vita dell’ex Beatles. Lennon aveva appena compiuto 40 anni e la sua morte sconvolse il mondo e soprattutto una generazione
che era cresciuta nutrendosi degli ideali di non violenza che ispirarono anche il suo album di maggior successo, ‘Imagine’ (1971).
La notte dell’8 dicembre del 1980 Lennon si trovava in compagnia della moglie Yoko Ono: i due stavano rientrando nel loro appartamento all’interno del Dakota Building, proprio di fronte ad uno degli ingressi a Central Park sulla 72/a strada, dopo una giornata fitta di impegni. Quella mattina la celebre fotografa di ritratti Annie Leibovitz era stata a casa della coppia per realizzare un servizio fotografico per la copertina
del Rolling Stone e aveva scattato la celebre foto in cui Lennon completamente nudo in posizione fetale abbraccia e bacia la Ono, invece completamente vestita di nero.
Alle 22.50 circa ora di New York, Chapman si avvicino’ all’ingresso del Dakota Building. Dopo l’ingresso di Lennon e Ono, tiro’ fuori una pistola calibro 38 e sparo’ cinque colpi di pistola: quattro raggiunsero Lennon alla schiena, uno gli perforo’ l’aorta. L’ex Beatle riusci’ a malapena a raggiungere, sanguinando, la guardiola della sicurezza e a pronunciare la frase ‘I was shot’ (Mi hanno sparato) prima di perdere i sensi.
Chapman dopo aver sparatonon scappo’ via, ma rimase sul luogo del delitto aspettando la polizia e leggendo Il giovane Holden (The Catcher in the Rye), romanzo del 1951 scritto da J. D. Salinger. Fu accusato di omicidio di secondo grado e dichiaratosi colpevole fu condannato ad un minimo di 20 anni al
massimo dell’ergastolo.
Quarant’anni dopo l’uccisione di Lennon resta ancora un mistero, nonostante Chapman abbia detto che da fervente cristiano voleva liberarsi del musicista che aveva sostenuto che Dio era solo un concetto. Sempre secondo una sua testimonianza voleva sbarazzarsi dell’uomo piu’ famoso al mondo per liberarsi della sua depressione cosmica.
Quarant’anni dopo il mito di John Lennon continua ad ispirare generazioni. Rimane una delle piu’ potenti icone mai prodotte dalla cultura popolare, un uomo che grazie alle musica e al suo impegno per la pace ha cambiato il mondo. Quest’anno, a causa della pandemia, non sono previsti tributi a New York per
commemorare il quarantesimo anniversario della scomparsa.
Angela Tangorra