I dati della ricerca Swg riservano qualche sorpresa su simboli e principi guida
I giovani dopo il lockdown, quali sono i loro sogni, speranze e paure? Quali le loro aspettative per l’Italia e il mondo del futuro?
A dare una risposta ci ha provato il primo Osservatorio mensile Italian Tech di Gedi, lanciato insieme all’Istituto di ricerca Swg. Sono stati ascoltati ragazzi dai 18 ai 30 anni. E i risultati, a tratti, sono abbastanza sorprendenti.
Intanto gli effetti della pandemia da Covid-19. Dopo un anno e mezzo e molti mesi passati tra lockdown e regioni colorate, il sentimento che prevale tra i giovani è quello dell’incertezza, che va oltre la media nazionale del 50% soprattutto tra le donne. Un giovane su due, quindi, non sa più cosa aspettarsi dal futuro.
La speranza, che nonostante tutto è al 31%, è però una sensazione nettamente inferiore rispetto alla popolazione adulta, che supera il 40%. Altro dato interessante è la noia, nettamente superiore tra i giovani. Mesi passati in casa, evidentemente, non hanno aiutato. Angoscia, rassegnazione e rabbia vengono provate da almeno un giovane italiano su cinque.
Veniamo ai simboli, quei personaggi famosi che la popolazione tra i 18 e i 30 anni reputano delle figure iconiche. E qui arrivano le prime sorprese: sul podio, nell’ordine, finiscono Bebe Vio (70%), la campionessa paralimpica di scherma; Barack Obama (68%), l’ex presidente Usa, il primo di colore e a parimerito Greta Thunberg, la giovane ambientalista che dal suo profilo Instagram ha creato un movimento internazionale. Piazzamenti interessanti, con oltre il 60% di preferenze, anche per la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e l’astronauta Samantha Cristoforetti. Quasi tutte donne di gran carattere, quindi, più un potente e carismatico uomo di colore. Segno che le nuove generazioni puntano molto su obiettivi quali la parità di genere e la battaglia contro le disuguaglianze, temi molto caldi e sentiti in Italia.
Finiscono più in basso nella classifica, inoltre, personaggi come Bill Gates, Elon Musk, Mark Zuckerberg e addirittura i “Ferragnez” e Cristiano Ronaldo.
Agli ultimi posti si nota anche Papa Francesco, soprattutto tra i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni. Questo è un altro punto sul quale soffermarsi. Infatti tra i principi guida sui quali si sono fondate le generazioni del ‘900, i giovani di oggi non reputano più attuali la fede (scelta solo dal 38% rispetto al 51% degli adulti) e la politica intesa come contrapposizione tra destra e sinistra (37%).
Duro colpo anche per la famiglia tradizionale, 47%, quando invece è un principio guida per il 68% degli adulti e la patria, 54% contro il 65% per gli over30.
Si piazzano sul podio dei principi guida dei giovani al secondo e terzo posto, a parimerito con il 66% delle preferenze, il posto fisso (che però è fondamentale per il 73% degli adulti) e il libero mercato. Su una cosa i giovani di oggi sono ancora concordi con i più grandi: il principio guida più importante di tutti è la democrazia, scelta dall’82% degli intervistati. Tra gli adulti si arriva a toccare quota 86%.
Gianvito Magistà