Aveva portato la bellezza e il messaggio del folklore salentino in tutto il mondo
Il genio della pizzica, Daniele Durante, è morto a 66 anni. Direttore della Fondazione “La notte della Taranta”, Durante si è spento per un tumore che lo aveva colpito da tempo.
La fondazione fa sapere che ha affrontato la malattia con “coraggio e nel più stretto riserbo”. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni mentre era impegnato nella creazione di un innovativo Concerto digitale della Taranta. Lascia la moglie Francesca e i figli Caterina, Ernesto Niceta, Mauro e Flavio.
Durante era il maggiore esperto di musica popolare del Salento, direttore artistico della Fondazione La Notte della Taranta dal 2016, “è stato l’energia e il ritmo innovatore di molte edizioni del Concertone a partire dal 1998 quando, opponendosi ai conservatori, affiancò Daniele Sepe nell’opera di rinnovamento della tradizione musicale salentina”.
Tanti gli artisti che aveva accolto nella sua casa: nel 2010 Ludovico Einaudi e i maestri concertatori Carmen Consoli, Raphael Gualazzi, Fabio Mastrangelo, Andrea Miro’ e Paolo Buonvino. Negli ultimi anni ha collaborato agli album di Clementino e Enzo Avitabile. Nel 2013, dopo aver incontrato a Melpignano lo scrittore Erri De Luca, decise di musicare il testo “Solo andata” dedicato ai migranti.
Tanti i brani indimenticabili che, nella sua lunga carriera ha consegnato alla tradizione popolare: “Serenata”, “Luna Otrantina”, “Alla riva del mare”, “Pizzicarella”, “Suspiri”.
Durante ha saputo trasformare il folklore in un genere apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo e ha costruito un percorso leggendario per la cultura popolare salentina fin dal 1975 quando, di ritorno da Londra insieme alla scrittrice Rina Durante, fondò il Canzoniere grecanico salentino. Sue le note della celebre “Quistione Meridionale”. Nel 2014 ha scritto la canzone di lotta “No TAP” contro lo sfruttamento del paesaggio salentino e, nel 2015,
Xylella, il brano denuncia sulla morte degli ulivi.
Angela Tangorra