L’assessore Lopalco: “Incrementiamo la ricerca biomedica in Regione”
C’è anche un pezzo importante di Puglia che ha contribuito attivamente alla sperimentazione del farmaco contro l’Alzheimer approvato negli Stati Uniti. Alla ricerca, infatti, ha contribuito l’equipe di Giancarlo Logroscino, direttore del Centro Malattie Neurodegenerative di Tricase, centro innovativo di sperimentazione e ricerca.
A comunicarlo, l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco: “Al professor Logroscino e alla sua equipe – ha affermato- vanno i complimenti e l’incoraggiamento dell’intera comunità pugliese. Come amministrazione regionale vogliamo fortemente creare in Puglia un ambiente fertile per la ricerca biomedica, per facilitare il lavoro di professionalità di così alto livello”.
Il farmaco, dopo 20 anni di ricerca, sembra poter aiutare i malati, agendo in modo specifico il contrasto al processo degenerativo della malattia e che non si limita ad aggredire i sintomi della demenza. Ad approvarlo la Fda (Food and Drug Administration) ha approvato per la prima volta in quasi 20 anni un farmaco contro l’Alzheimer. L’azienda farmaceutica americana Biogen ha creato un anticorpo monoclonale: l’Aducanumab. Sono stati coinvolti in tutto il mondo 220 centri di cui il 60% in USA e Canada; quattordici i centri Italiani.
Il professore Logroscino, barese e Professore Ordinario dell’ateneo barese, è uno dei più importanti scienziati italiani e del mondo sulle malattie neurodegenerative. Dopo un trascorso come professore ad Harvard, la più importante università al mondo, ha decido di rientrare e proporre a Tricase il modello di Centro avanzato per la diagnosi precoce sulle malattie neurodegenerative.
“L’esperienza del centro di Tricase – ha dichiarato il professore Logroscino – fortemente voluto da Regione Puglia e dall’Università di Bari, e’ la prova di come la ricerca di qualita’ e l’eccellenza scientifica possa essere fatta anche in
Puglia e in posti considerati “fuori dai grandi flussi” di finanziamenti come le grandi citta’ metropolitane del nord Italia e del nord Europa. Il lavoro del nostro Centro ha interessato negli anni diversi ricercatori molto giovani e molti pazienti. A loro dobbiamo questo grande risultato”.
Michela Lopez