I legali: “Promosso per meriti personali”
“Carlo Maria Capristo ha raggiunto solo per meriti personali i risultati carrieristici: ha lavorato nell’interesse di Taranto e ha tentato un patteggiamento”. Così i legali dell’ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo, al termine dell’interrogatorio di garanzia nel Palazzo di Giustizia di Potenza, durante il quale Capristo ha rilasciato dichiarazioni spontanee, senza rispondere alle domande del gip, Antonello Amodeo.
Capristo è coinvolto nell’inchiesta sulla presunta corruzione in alcune vicende giudiziarie che riguardano il Tribunale di Trani e l’ex Ilva di Taranto.
Prima di lui oggi sono stati ascoltati l’avvocato Giacomo Ragno e il consulente dell’Ilva in amministrazione straordinaria, dal 2015 al 2018, Nicola Nicoletti. Ragno e Nicoletti si trovano entrambi ai domiciliari, mentre all’ex procuratore di Trani era stato notificato un obbligo di dimora nel capoluogo pugliese.
L’avvocato Giacomo Ragno, considerato dall’accusa l’”alter ego” di Capristo, ha negato ogni rapporto collusivo di natura illecita con l’ex procuratore. Ha confermato la conoscenza tra i due parlando di un rapporto cordiale ma ha respinto l’accusa di essere stato “sponsorizzato” nel 2017 al fine di ottenere quattro mandati difensivi per il siderurgico di Taranto per un compenso complessivo di 273mila euro.
Davanti al gip, l’avvocato di Trani ha anche precisato che negli ultimi tempi il rapporto tra i due si era affievolito. Al termine dell’interrogatorio, la difesa non ha chiesto la revoca della misura cautelare riservandosi di farlo dopo aver approfondito lo studio degli atti del procedimento.
Anna Piscopo