Sarebbero state commercializzate in tutto il Paese
Sono state sequestrate nel porto di Taranto mascherine chirurgiche prive dei requisiti sanitari e di sicurezza il cui valore ammonta a oltre 3,2 milioni di euro. Le mascherine erano state importate con l’obiettivo di essere utilizzate quali dispositivi medici. È stato il laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Taranto a constatare il mancato rispetto dei parametri previsti in particolare quelli della respirabilità. Dal capoluogo ionico le mascherine sarebbero state commercializzate su tutto il territorio nazionale attraverso rivenditori al dettaglio, tra cui farmacie e aziende del settore sanitario.
Oltre 180mila euro la quota raggiunta con il mancato pagamento dell’Iva, mentre il legale rappresentante della società importatrice è stato denunciato.
Anna Piscopo