I potenti del mondo e il monito a Pechino: rivedremo la Via della Seta
Dopo tre giorni di lavoro si è chiuso a Carbis Bay, in Cornovaglia, il vertice G7, concentrato essenzialmente sul caso Cina e sull’atteggiamento da adottare nei confronti del Paese asiatico. Così come in generale, ha spiegato il presidente del Consiglio Mario Draghi, “di tutte le autocrazie, che usano la disinformazione, i social media, fermano gli aerei in volo, rapiscono, uccidono, non rispettano i diritti umani, usano il lavoro forzato”. L’Italia, ha detto Draghi, rivedrà la posizione sulla Via della Seta.
“Pechino deve iniziare ad agire con maggiore responsabilità” ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ribadendo di non volere un conflitto con la Cina.
Un G7 che il governo cinese ha liquidato con poche parole: “Un piccolo gruppo non decide per il mondo”. Nei tre giorni è stato anche rinnovato l’impegno nella lotta al cambiamento climatico, si è parlato della promessa di inviare oltre un miliardo di dosi di vaccino anti-Covid ai Paesi poveri e ancora, riguardo la Cina, della richiesta di una nuova indagine sulle origini della pandemia di coronavirus.
Gianvito Magistà