La replica del premier alle richieste di modifica da parte del Vaticano
“Il nostro è uno Stato laico, non è uno stato confessionale. Quindi il Parlamento è libero di discutere”. Lo ha affermato nel suo intervento al Senato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rispetto alla richiesta del Vaticano di modificare il ddl Zan contro l’omofobia perché violerebbe il Concordato.
La dichiarazione del premier è arrivata durante le repliche ai senatori in merito alle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 giugno. “Questo”, ha aggiunto Draghi, “è il momento del Parlamento, non è il momento del governo”. Il ddl Zan dovrà essere discusso al Senato dopo l’approvazione alla Camera.
Draghi ha poi fatto il punto sull’emergenza Covid. “Non c’è alcun dubbio”, ha dichiarato, “che la situazione vaccinale ed epidemiologica avrebbe beneficiato della stagionalità. Non è un liberi tutti, l’anno scorso abbiamo avuto una lezione”. “Ora”, ha aggiunto, “dobbiamo imparare a essere pronti con infrastrutture, logistica, trasporti locali e individuare i focolai. La continuazione della cooperazione con le regioni è importante. Dobbiamo tenere alta l’attenzione”. Per quanto riguarda la campagna vaccinale, per Draghi “la priorità ora è cercare di vaccinare tutti gli over 50”. Poi sarà la volta dei minori, soprattutto in vista del nuovo anno scolastico.
Vincenzo Murgolo