Vent’anni per il presunto capo, Domenico Velluto.
Pene confermate e in alcuni casi addirittura raddoppiate rispetto al primo grado. La Corte di Appello di Bari ha sensibilmente aumentato 16 condanne inflitte nei confronti dei componenti di una presunta associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga fra la Puglia e l’Albania con base logistica nei quartieri San Pasquale e Carrassi di Bari. Questa volta i giudici hanno riconosciuto l’aggravante della transnazionalità che era stata esclusa nel processo di primo grado celebrato con il rito abbreviato dinanzi all’allora gip Giuseppe De Benedictis, in carcere dal 24 aprile con l’accusa di aver favorito la scarcerazione o la riduzione di altre misure restrittive nei confronti di alcuni presunti mafiosi. Per quanto se ne sa questo processo non è però sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori. Rideterminate le pene per il pregiudicato Domenico Velluto, ritenuto il capo dell’organizzazione, da 10 anni e 8 mesi a 20 anni. Vent’anni di reclusione anche per Nicola Sassanelli, condannato in primo grado a 10 anni e 6 mesi. Condanna a 18 anni e 7 mesi per Francesco Castoro (in primo grado 10 anni e 2 mesi). Condanna a 9 anni e 4 mesi (rispetto ai 7 anni e 2 mesi del primo grado) per Vito Pinto e Gaetano Monacelli, incaricati secondo l’accusa di organizzare il trasporto della sostanza stupefacente dalle coste albanesi a bordo di imbarcazioni. Condanne tra i 10 anni e 8 mesi e i 6 mesi di reclusione per gli altri 11 imputati.
Mauro Denigris