E’ partita la macchina organizzativa per i controlli dei green pass nelle scuole: fonti del Ministero dell’Istruzione
fanno sapere che sono “già al lavoro per dare il massimo supporto alle scuole nella gestione del controllo del green pass e dell’avvio dell’anno scolastico. Il Ministero ha attivato una sezione informativa sul proprio sito sul rientro a settembre, metterà a disposizione delle scuole un help desk e sta interloquendo con le autorità sanitarie per la gestione dei controlli. Tutte informazioni che, mano a mano, i Dipartimenti stanno trasferendo anche alle organizzazioni che rappresentano i dirigenti scolastici e il personale scolastico”. Il Ministero è al lavoro su una nota
operativa per gli Istituti e si ricorda, inoltre, che, “con riferimento alla richiesta di più personale, il Consiglio dei
Ministri ha deliberato, di recente, l’assunzione di: 112.473 docenti, 12.193 unità di personale A.T.A, 450 dirigenti
scolastici, 108 educatori, 673 insegnanti di religione cattolica. Con il decreto sostegni bis sono stanziati anche 400
milioni per l’organico aggiuntivo per l’emergenza, sia ATA che docenti per il recupero delle competenze”.
Già nella mattinata i presidi si erano detti intenzionati a chiedere l’esclusione dai controlli per il personale scolastico vaccinato. “Verificare di continuo il possesso del Green Pass da parte di tutti i lavoratori della scuola è molto inefficiente, in quanto gli stessi sono in massima parte vaccinati – ha detto il presidente dell’associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli – è necessario quindi che le scuole possano escludere a monte, dal controllo, i dipendenti che risultino già immunizzati”. Per Giannelli, “questo potrà agevolmente ottenersi se il sistema sanitario comunicherà alle scuole le dovute informazioni. La legge attribuisce al Ministero la possibilità di intervenire attraverso una Circolare applicativa che consenta di non aggravare di inutili controlli le scuole e i tantissimi docenti e Ata che sono già in regola. Chiediamo pertanto che si provveda tempestivamente”. Per questa ragione, “le banche dati vaccinali dovrebbero essere messe a disposizione delle scuole”. “Chiediamo l’accesso a una banca dati informatizzata che
individui i soggetti non vaccinati e li segnali automaticamente alle scuole con un meccanismo simile a quello delle vaccinazioni degli alunni, ovvero la scuola fornisce i nominativi alla Asl competente che poi le invia l’elenco dei non vaccinati”, conclude Giannelli.
Stefania Losito