Dopo circa sei giorni, per il rave party sul lago di Mezzano, nel Viterbese, quello di oggi sembrerebbe davvero l’ultimo atto. Già nella notte si è registrato un forte deflusso dei partecipanti.
“Abbiamo accertato che, nella notte, una larga fetta dei partecipanti al rave ha lasciato l’area e questa mattina ci siamo avvicinati per procedere all’identificazione delle persone rimaste e per invitarle a defluire” fanno sapere dalla questura di Viterbo. La situazione a Valentano, nell”alta Tuscia viterbese, si sta normalizzando e senza alcuna particolare criticità di ordine pubblico.
All’alba i blindati del Reparto mobile si sono ritrovati nel centro di Valentano, per poi dirigersi nella zona del rave party insieme con le ambulanze e due unità cinofile. Il tutto mentre un elicottero sorvolava la zona.
Intorno alle otto di mattina la stragrande maggioranza dei giovani che, fino a ieri, ballava e si divertiva, aveva già abbandonato il luogo. Gli altri stanno smontando le tende e portando via le loro cose in queste ore.
Nella zona del rave sono visibili numerosi sacchi pieni della spazzatura raccolta dagli stessi partecipanti. Nelle vie limitrofe, invece, stazionano lunghe file di auto e camper in uscita. Non prima di essere controllati dalle forze dell’ordine presenti in maniera massiccia: sarebbero presenti 500 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri.
Ci vorranno ancora delle ore affinchè l’intera area torni ad essere libera. Oltre ai tempi tecnici, infatti, non mancano gli inconvenienti dell’ultimo momento, come quello di un gruppo di ragazzi che ha smarrito la chiave dell’auto e sta cercando di contattare qualche familiare per farsi portare un doppione. La musica ormai è spenta.
“Siamo estremamente soddisfatti per le operazioni di sgombero eseguite all’alba dal Viminale. Esprimo ulteriore soddisfazione per l’impegno che la ministra Lamorgese aveva assunto nei confronti di Valentano e che è stato rispettato”. Lo ha affermato Stefano Bigiotti, sindaco di Valentano. “La comunità – ha proseguito- può tornare a vivere con serenità. Mi auguro che gli organizzatori di tanta scelleratezza siano assicurati alla giustizia”.
Michela Lopez