A Kabul le donne lanciano i figli ai militari britannici oltre il filo spinato: “Portateli con voi”
Donne afghane disperate, impossibilitate ad entrare all’aeroporto di Kabul da dove partono i voli per evacuare stranieri e locali, hanno gettato i loro bambini oltre le barriere di filo spinato chiedendo ai soldati britannici di metterli in salvo. Lo riporta l’emittente inglese Sky News, citando un ufficiale dell’esercito di Londra allo scalo della capitale afghana.
“È terribile, alcune gettavano i loro bambini ai militari chiedendo di prenderli, alcuni sono caduti sul filo spinato”, ha raccontato il funzionario, aggiungendo che i soldati britannici sono molto provati. “Ieri notte piangevano tutti”, ha detto.
In seguito alla notizia, è intervenuto il segretario alla Difesa britannico, Ben Wallace, il quale ha spiegato che “nessun bambino non accompagnato sarà portato fuori dall’Afghanistan” perchè il governo “non può prendersi in carico un minore solo”.
Intanto oggi quattro persone sono morte e almeno altre otto sono rimaste ferite ad Asadabad, nell’est dell’Afghanistan, quando i talebani hanno sparato sulla gente che sventolava la bandiera nazionale durante le manifestazioni annuali dell’indipendenza de Paese. Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters citando un testimone oculare.
Spari sulla folla anche a Jalalabad (sempre nell’est dell’Afghanistan). Almeno due persone, un uomo e un ragazzo, sono rimaste ferite. I talebani hanno sparato sulla folla che sventolava la bandiera nazionale in occasione delle celebrazioni.
A Roma, all’aeroporto di Fiumicino, è atterrato il Boing KC 767 con a bordo 203 persone da Kabul. All’interno dell’aereo anche l’attivista Zhara Ahmadi e personale della fondazione Veronesi.
Michela Lopez