Vola a Manchester da Pep Guardiola? Spunta l’ipotesi United
Il saluto allo spogliatoio è indice di un rapporto consumato, che si trascinava da tempo. Sorrisi accennati e freddi abbracci nell’ultimo giorno di Cr7 alla Continassa. Il rituale dell’armadietto, liberato a testa bassa, chiude la parentesi bianconera. Tre anni di grandi proclami, in cui Cristiano è rimasto schiacciato dal passato. Non è arrivata la Champions. Ma solo il primo vero fallimento in carriera. Troppo ingombrante la sua figura in un team che del collettivo ha fatto l’ unico, vero, punto di forza. L’individualismo con cui Ronaldo è diventato l’influencer più potente al mondo, ha dovuto sgomitare a Torino senza mai trovare una vera collocazione, tanto in campo quanto fuori.
Da Allegri sino a Max, richiamato a gran voce per ritrovare la via maestra, quella del successo. Nel mezzo, Sarri e Pirlo. Cristiano, tornato improvvisamente umano, ha dovuto fare i conti con una crisi tattica mai vissuta. United e Real avevano creato intorno grandi team. I risultati si commentano da sé: record su record; Champions come fossero tornei parrocchiali e prodezze così grandi da creare l’imbarazzo della scelta. Ma quando il meccanismo si è invertito, quando il talento avrebbe dovuto mettersi al servizio della squadra, Cr7 si è inceppato. Sarri spendeva arringhe pubbliche, ma cercava di plagiarne la natura tattica; Pirlo, maestro alle prime armi, voleva esaltarne il talento, sacrificando l’equilibrio. E’ finita male per tutti. Maglie riposte nei cassetti in tutta fretta e operazione riclassificata da affare del secolo ad abbaglio “galattico”.
Il City, probabile nuova casa dell’asso portoghese, è governato da Pep Guardiola. Nemico storico in Spagna, alleato prezioso oltremanica. Due anime forti e con un’idea di calcio agli antipodi. L’uno predilige pressing asfissiante, gioco veloce a due tocchi e rapide verticalizzazioni; l’altro è il classico accentratore della manovra. La scommessa è far convivere due integralisti in uno spazio piccolo. Il Barça ci provò con Ibrahimovic. L’esperimento durò un anno. L’ultimo scenario clamoroso è il riorno ai Red Devils. Altro club ancorato alle vecchie glorie, ma in forte decadenza.
Michele Paldera