Calo dell’incidenza e dell’indice di trasmissibilità Rt in Italia. È quanto emerge dalla bozza del monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità, all’esame della cabina di regia.
Nel periodo 1-14 settembre, si legge, l’indice Rt è stato pari a 0,82, ossia al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era 0,85. L’incidenza nel periodo 17-23 settembre è invece calata a 45 casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 54 della settimana precedente. Lieve diminuzione dei ricoveri. Nelle terapie intensive i pazienti presenti sono, al 21 settembre, 516, mentre nella settimana precedente erano stati 554. Occupato dunque il 5,4% dei posti, mentre in precedenza la percentuale era del 6,1%. In area medica il numero di ricoveri è passato da 4165 a 3397. Occupato quindi il 6,8% dei posti, mentre nella settimana precedente era occupato il 7,2%.
Per quanto riguarda le fasce di rischio per le regioni, si legge, per Piemonte e Valle d’Aosta il rischio è moderato, così come per le province autonome di Trento e Bolzano. Passano invece da rischio moderato a basso Abruzzo e Molise.
Sul fronte dell’incidenza dei casi, sono Sicilia, provincia autonoma di Bolzano e Calabria quelle in cui si registrano i valori maggiori. In Sicilia è pari a 79,5 casi ogni 100mila abitanti, nella provincia autonoma di Bolzano a 70,6 e in Calabria a 63,6. La percentuale maggiore di posti letto occupati in terapie intensive si registra nella provincia autonoma di Bolzano (11,3%), Sicilia (10,7%) e Marche (9,6%). I valori più alti nelle terapie intensive si hanno invece in Calabria (18,5%), Sicilia (17,3%) e Basilicata (15,4%).
Vincenzo Murgolo