Nel primo giorno di vaccinazioni per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, sono state 15 mila le somministrazioni in tutta Italia. Il ministero della Salute, poi, con una circolare, ha specificato che i bambini che compiranno i 12 anni dopo la prima iniezione potranno completare il ciclo con una seconda dose ridotta.
Intanto dagli Stati Uniti arrivano notizie confortanti su eventuali casi avversi del vaccino nei più piccoli. Secondo il rapporto dell’Advisory Committee on Immunization Practices (Acip) dei CDC americani, si sarebbero verificati solo 8 casi di miocardite su 7.141.428 di dosi somministrate in bambini al di sotto degli 11 anni.
Nel complesso, il rapporto ha riportato sintomi lievi (febbricola, mal di testa, nausea o vomito), che insorgono nella maggior parte dei casi il giorno stesso della vaccinazione e più spesso dopo la seconda dose. Meno di un bambino su 10 ha disturbi tali da non dover andare a scuola il giorno seguente e circa l’1% ha dovuto rivolgersi al proprio medico.
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha anche anticipato che tra marzo e aprile potrebbe arrivare il via libera al vaccino anche ai bambini con meno di 5 anni. “La scienza ogni giorno procede. Sapremo allora – ha detto – se ci sarà un vaccino disponibile anche in quella fascia di età. Ovviamente attendiamo con fiducia perché significherebbe avere uno strumento in più per combattere questa pandemia”.
Gianvito Magistà