Il serbo, numero uno al mondo, ha ricevuto un’esenzione medica per partecipare agli Australian Open
Polemiche e indignazione, non solo in Australia, per l’esenzione medica rilasciata a Novak Djokovic per poter partecipare al primo torneo di tennis stagionale, l’Australian Open, che comincia il 17 gennaio.
L’atleta serbo, numero uno al mondo, non sarebbe vaccinato e avrebbe espresso in più occasioni la sua contrarietà all’obbligo vaccinale per i tennisti imposto dalla federazione internazionale.
Per questo motivo, da mesi, “Nole” ha sempre messo in dubbio la sua partecipazione al torneo di Melbourne, quello che in carriera gli ha riservato le migliori soddisfazioni. Poi, nelle scorse ore, ha informato i suoi tifosi di aver ricevuto un’esenzione medica per poter andare in Australia.
Le critiche non sono tardate ad arrivare, da tutte le parti del mondo e non solo dai suoi colleghi tennisti. Lo stesso primo ministro australiano, Scott Morrison, ha spiegato in conferenza stampa che il governo sta aspettando spiegazioni ufficiali e documentazione da parte dell’interessato oppure non lo faranno entrare nel Paese. “Se queste prove sono insufficienti – ha detto Morrisson – allora non sarà trattato in modo diverso da nessun altro e tornerà a casa con il primo aereo. Non ci saranno regole speciali per
Novak Djokovic”.
L’Australia convive con circa 50 mila contagi al giorno e proprio la città di Melbourne, dove si svolge il torneo, è stata quella del più lungo lockdown al mondo: 262 giorni.
Critiche sono piovute addosso anche al direttore dell’Australian Open, Craig Tiley, nonché presidente della federazione australiana di tennis. Ha assicurato che Djokovic non ha ricevuto alcun favore. Delle tremila persone coinvolte nel torneo, tra atleti, allenatori e staff, solo 26 hanno chiesto un’esenzione medica, ha spiegato, e non è stata nemmeno concessa a tutti, perché non sostenuta da validi motivi. Come quelli che, evidentemente, aveva il campione serbo.
Anche per questo Tiley ha chiesto a Djokovic di farsi avanti e di parlare. “Sarebbe certamente utile se Novak spiegasse le condizioni in base alle quali ha chiesto e ottenuto un’esenzione”, ha detto Tiley. “Lo incoraggio a parlarne con la comunità. Abbiamo attraversato un periodo molto difficile negli ultimi due anni e apprezzerei alcune risposte in merito” ha aggiunto.
Gianvito Magistà