Salgono ancora l’indice di trasmissibilità Rt, l’incidenza dei casi Covid ogni 100mila abitanti e i ricoveri. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale condotto da Istituto Superiore di Sanità e ministero della Salute. L’incidenza è pari a 1669 casi ogni 100mila abitanti, il doppio rispetto ai 783 della scorsa settimana. L’Rt sale invece a 1,43 dopo che la scorsa settimana era pari a 1,18. Nelle terapie intensive occupato il 15,4% dei posti letto dopo il 12,9% della settimana scorsa. In area medica il tasso di occupazione è passato dal 17,1 al 21,6%. I dati saranno all’attenzione della Cabina di regia settimanale. Tra gli scenari sul tavolo ci sono il passaggio in zona gialla di Abruzzo, Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Toscana e quello in zona arancione della Liguria.
A livello regionale i valori più alti dell’incidenza si registrano in Toscana (2680 casi per 100mila abitanti), Lombardia (2578) e Valle d’Aosta (2256). Sul fronte dei ricoveri la Provincia autonoma di Trento fa registrare il tasso di occupazione maggiore in terapia intensiva (27,8%). Seguono le Marche (23,9%) e il Piemonte (21,7%). In area medica la maggiore occupazione dei reparti si registra in Val d’Aosta (42,4%), Liguria (34,2%) e Calabria (33,7%). Ed è in forte aumento, sempre secondo il monitoraggio, il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: sono 309.903 dopo i 124.707 della settimana precedente. In aumento anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa di sintomi, dal 48 al 50%, e quella di casi diagnosticati attraverso attività di screening, dal 31 al 34%.
Intanto i presidi chiedono al governo il ricorso alla didattica a distanza per due settimane per scongiurare il rischio di un rientro che, a loro dire, sarebbe ingestibile e caratterizzato da frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa. Sono stati in 1500 a firmare una lettera indirizzata al premier Draghi, al ministro Bianchi e ai presidenti delle Regioni. Dall’esecutivo è però arrivata la replica del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. “Riprenderemo il 10 gennaio con le nuove regole che garantiranno maggiore sicurezza”, ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera, aggiungendo che l’obiettivo è quello di “garantire la scuola in presenza”.
Vincenzo Murgolo