Si svolgerà giovedì alle 15.30, dinanzi al Parlamento riunito in seduta comune, il secondo giuramento di Sergio Mattarella in veste di presidente della Repubblica. All’indomani della rielezione del Capo dello Stato uscente, però, c’è fermento nel mondo politico. “Il centrodestra ne esce a pezzi, è polverizzato”, ha dichiarato in una diretta Facebook la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Il centrodestra”, ha aggiunto, “è da rifondare, questo è quello a cui lavoro io da oggi. Per non essere più trattati dall’alto in basso da una sinistra sempre più presuntuosa”. “All’ultimo vertice del centrodestra”, ha poi ricordato la Meloni, “eravamo tutti contrari alla rielezione di Mattarella, poi non so cosa sia successo”. “Meloni ha un’opinione, noi un’altra”, ha replicato Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, aggiungendo che “senza l’anima popolare il centrodestra non sarà un’alleanza di governo” e che “serve un rapporto forte con Europa e Stati Uniti”. Una riflessione sullo stato della coalizione sarà al centro del Consiglio Federale della Lega, che sarà convocato nei prossimi giorni dal leader, Matteo Salvini.
“Con Mattarella il governo è più forte, con un altro presidente ci sarebbero stati mesi di rodaggio”, ha commentato Enrico Letta, segretario del Partito Democratico. Il leader dem ha auspicato anche un intervento contro il caro bollette e una legge elettorale che permetta ai cittadini di “scegliere gli eletti”, eliminando il Rosatellum, definito “la peggiore legge elettorale che c’è mai stata”.
Tensioni anche nel Movimento 5 Stelle. “Se Di Maio parla di fallimento e ha delle posizioni le chiarirà perché lui era in cabina di regia”, ha dichiarato il leader, Giuseppe Conte. “Eravamo a un passo, avevamo chiuso l’accordo”, ha poi aggiunto ricordando la candidatura di Elisabetta Belloni, tramontata con l’intesa sulla rielezione di Mattarella.
Vincenzo Murgolo