Esiste la possibilità di un accordo tra la Russia e l’Occidente per risolvere la crisi legata all’Ucraina. A ventilarla è stato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, durante un colloquio con il numero uno del Cremlino, Vladimir Putin. Intanto il ministro della Difesa, Sergej Shoigu, ha annunciato che “una parte delle esercitazioni” delle forze armate russe “si sta concludendo”, mentre un’altra parte “sarà completata nel prossimo futuro”. Durante lo stesso incontro, riferisce l’agenzia di stampa Tass, Putin ha dichiarato che l’espansione della Nato verso est è “infinita e molto pericolosa” e “avviene a spese delle ex repubbliche sovietiche, inclusa l’Ucraina”.
Nel frattempo è possibile che sulla crisi ucraina ci sia una sessione ad hoc dei leader europei a margine del summit tra Unione Europea e Unione Africana in programma questa settimana. A riferirlo è stato un alto funzionario di Bruxelles. La convocazione, a quanto si apprende, dipenderà dall’esito della missione del cancelliere tedesco Olaf Scholz a Kiev e Mosca. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di un summit straordinario, in modalità telematica, dei leader del G7, ma le decisioni in tal senso spettano a Berlino, presidente di turno. Sull’ipotesi di un attacco di Mosca nei confronti dell’Ucraina, secondo l’intelligence europea, “non ci sono segnali di de-escalation”. Tuttavia, secondo un funzionario, al momento non è dato sapere “se la decisione sia stata già presa dalla Russia o se Mosca stia bluffando”. L’Unione Europea è intanto al lavoro per un piano di aiuto ai Paesi di primo arrivo in caso di flussi di rifugiati provenienti dall’Ucraina.
Vincenzo Murgolo