Nel settantesimo anniversario della sua reggenza, Sua Maestà rischia ancora di finire nei guai per faccende di famiglia
Nell’anno del settantesimo anniversario del Regno, Elisabetta II si ritrova ad affrontare un nuovo guaio. Dopo la fuga di Harry e Meghan, dopo la morte del principe Filippo, ci aveva già pensato Andrea, il suo figlio prediletto, a peggiorare le cose: lo scandalo sessuale di Epstein in cui è coinvolto si è chiuso con una sorta di “messa a tacere” in cambio di un risarcimento milionario alle presunte vittime. Ma a far preoccupare Sua Maestà 96enne, ora, sono i sospetti sulla fondazione benefica che fa capo al principe di Galles ed eterno erede al trono Carlo, ormai coreggente de facto della monarchia britannica.
Scotland Yard ha infatti annunciato l’apertura di un’indagine di polizia sulla Prince’s Foundation. La vicenda, già nota, riguarda Michael Fawcett, dimessosi l’anno scorso da amministratore delegato dell’organizzazione dopo l’accusa d’aver agevolato donazioni in denaro da un nababbo saudita, Mahfouz Marei Mubarak bin Mahfouz, in cambio della “velocizzazione” delle procedure per la sua domanda di cittadinanza britannica e dell’attribuzione di un’importante onorificenza reale concessa nel 2016. Una sorta di compravendita di favori e interessi di business che per ora non toccano direttamente il 73enne Carlo, ma rischiano di rivelarsi “molto problematici” per la sua immagine.
Un brutto colpo per la regina Elisabetta, ricomparsa giusto oggi in un incontro pubblico di persona dopo le preoccupazioni per i contatti avuti proprio con il figlio Carlo, un paio di giorni prima che questi risultasse positivo al Covid per la seconda volta dall’inizio della pandemia.
Intanto, è mistero sulla cifra risarcitoria che il 62enne Andrea dovrà rifondere alle presunte vittime di giri sessuali in cui sarebbe coinvolto con l’imprenditore arrestato per abusi sessuali e traffico internazionale di prostituzione minorile, Jeff Epstein, morto in carcere due anni e mezzo fa. Sulla cifra concordata in gran segreto fra avvocati per chiudere il caso, i pareri non sono unanimi: il Daily Telegraph spara fino a 12 milioni di sterline; il Mail si ferma a 7,5; alcuni periti americani ipotizzano 10 milioni di dollari; David McClure, esperto di Royal Finances, liquida tutte queste stime
come “eccessive” e le ridimensiona “a 5 milioni di sterline”. Ma il Telegraph aggiunge anche che il principe – pur avendo messo in vendita uno chalet di lusso in Svizzera – non sia al momento in grado di farvi fronte da solo, disponendo ad oggi d’una pensione della Royal Navy nonché di un limitato appannaggio versatogli da Buckingham Palace tramite il fondo del Ducato di Lancaster (il cui bilancio complessivo annuo ammonta a 21,7 milioni). E si sospetta che ad accorrere in aiuto del figlio arrivi la regale madre con le sue finanze. e quindi, di fatto, presumibilmente anche quelle pubbliche.
Stefania Losito