Forse è vero che dietro un grande uomo c’è una grande donna e dietro una grande donna non c’è nessuno.
Non è soltanto un atto di cortesia il ringraziamento che gli artisti maschi rivolgono alle proprie mogli. Ennio Morricone ha dedicato il premio Oscar a sua moglie Maria Travia, con la quale ha diviso 60 anni di vita. Qualche ora prima, in Italia, Lino Banfi, dialogando in tivvù con Giletti, si è soffermato su sua moglie Lucia, sposata il primo marzo del 1962 (a proposito, auguri!) alle 6 del mattino in una chiesa di Canosa, con un parroco che li invitava a fare in fretta “perché dopo ho un matrimonio”. Anche Lino e Lucia si stavano sposando, anche quello loro era un matrimonio vero, ma erano reduci da una “fuitina” e quindi era meglio non dare nell’occhio: il rito durò 30 minuti. I due hanno un figlio e a quel punto Banfi, che svolge lavoretti saltuari in teatro ed è pieno di debiti, si ricorda delle parole del padre che gli aveva indicato un parlamentare della zona a cui avrebbe potuto chiedere un aiutino per ottenere un posto fisso. Scena che si ritrova nel film “quo vado?” di Zalone e Nunziante. Banfi quindi decide di lasciare la carriera artistica e si prepara a sostenere un colloquio di lavoro per entrare in banca. La notte prima del colloquio è irrequieto, ma non ha scelta: ha una moglie e un figlio di un anno e mezzo. Teatro, addio. “Ero a letto, il giorno dopo avevo il colloquio, quando a un certo punto Lucia mi fa: ma cosa potrebbe cambiare, i debiti ce li abbiamo e peggio di così non potremmo stare, se ti assumono sarai un uomo insoddisfatto e infelice, lascia perdere”. Ecco cosa rappresenta una moglie per un artista: è il suo primo critico, è la prima giuria, è la persona che ti dice se hai talento o meno, è la prima e forse l’unica persona che ha fiducia in te e nelle cose che fai anche se non porti a casa un soldo. Non è la donna che ti accudisce la casa e i figli, che fa la brava casalinga e risolve le rogne quotidiane per consentire al marito di giocare a fare l’artista. E’ il primo giudice del tuo lavoro, quando nessuno scommetterebbe un’unghia su di te.
Poi c’è anche il caso di quella donna che moglie non è, ma trepida con l’uomo per cui fa il tifo, lo sostiene, partecipa alla carriera dell’amico e collega con sincerità. Kate Winslet ha accompagnato Leonardo Di Caprio sul red carpet a Los Angeles, poi in sala ha ha respirato la stessa trepidante ansia di lui mentre veniva assegnato il premio al migliore attore protagonista. Eccola, sola, in teatro scelta dall’uomo che l’ha accompagnata al grande successo per fargli da spalla. Lei, che non gli ha fatto mai mancare sincerità, apprezzamenti e critiche. Eccola, la coppia che ha fatto sognare tutto il mondo continua a farlo.
Forse è vero che dietro un grande uomo c’è una grande donna e dietro una grande donna non c’è nessuno. Ma sarà davvero un bel giorno quando una donna, ricevendo un premio, dirà: lo dedico a mio marito.
Maurizio Angelillo
Angela Tangorra