Il cassiere di una banca in provincia di Lecce avrebbe intascato 16mila euro di tasse versate da 75 cittadini, tra cui Tari e Imu, senza versarli all’Agenzia delle entrate. Si sarebbe anche appropriato di 21mila euro di risparmi di un cliente ultranovantenne, approfittando della fiducia che la vittima riponeva in lui. la scoperta della Guardia di finanza di Casarano. Con le accuse di peculato, appropriazione indebita e truffa aggravata, l’uomo è finito ai domiciliari ed è stato licenziato.
Secondo quanto accertato dalle indagini, il cassiere, dopo avere incassato il denaro pagato per le tasse, che tratteneva
per sé, distruggeva la copia riservata alla banca al fine di sottrarsi a ogni possibile controllo interno. Nel caso dell’appropriazione dei risparmi dell’anziano, avrebbe sottratto il denaro con vari prelievi, tra i 1.000 e i 3.000 euro, a volte eseguiti anche nel corso della stessa giornata. Il cassiere, inoltre, si sarebbe offerto di prelevare fondi dal libretto
dell’anziano e di fornire assistenza bancaria ogniqualvolta non fosse stato in grado di raggiungere l’istituto di credito. E
quindi avrebbe prelevato una somma superiore a quella richiesta dall’anziano, trattenendo per sé la differenza. Per non destare sospetti, prima di restituire il libretto di risparmio avrebbe annotato a ‘penna’ la somma alterando il saldo.
Stefania Losito