Maggioranza di governo in bilico sul decreto Aiuti, provvedimento da 15 miliardi di euro. Sempre più probabile, dopo le tensioni di ieri, che si ponga la fiducia al governo Draghi. È corsa contro il tempo, infatti, per la trasformazione del decreto in legge, che deve avvenire entro il 16 luglio.
Lo strappo riguarda soprattutto il Superbonus al 110% per il quale il Movimento 5 Stelle ha puntato i piedi: va lasciato così com’è, hanno fatto sapere i pentastellati. Altrimenti, è la minaccia, abbandoneranno la maggioranza. L’Esecutivo ha detto di no alla norma sostenuta dal M5S perché, stando a quanto viene spiegato, ci sarebbe un problema di coperture di circa 3 miliardi, che mancano all’appello.
Le discussioni continueranno anche oggi alla Camera. Si proverà a trovare un’intesa in extremis. Intanto è stato anticipato a questa mattina l’incontro a Palazzo Chigi tra il Presidente del consiglio Mario Draghi e il leader pentastellato Giuseppe Conte, inizialmente previsto per il pomeriggio. Un meeting che si prospetta in salita.
In tutto questo, ieri, ci si è messa anche la Lega a minare la tenuta del governo Draghi. Oltre ad alzare di nuovo il tiro contro i provvedimenti sulla cannabis e lo ius scholae, il Carroccio ha puntato i piedi contro la riforma dei taxi contenuta nel disegno di legge sulla concorrenza. Su questi temi il vice ministro Bellanova ha detto che il governo è pronto al dialogo, senza però stralciare la norma.
Gianvito Magistà