Ore 20.35: Gli addii in Forza Italia di Gelmini e Brunetta dopo la crisi di Governo? “Riposino in pace. Stiamo parlando di esponenti senza seguito né futuro politico”. Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
Ore 20.30: “Dobbiamo tutti accogliere l’appello del presidente Mattarella che invita a completare il lavoro sul
Pnrr, impostare il lavoro della legge di bilancio e continuare a lavorare con la stessa determinazione per la crisi ucraina”. E’ l’invito del ministro Luigi Di Maio. Il governo d’ora in poi “non sarà nel pieno del suo mandato”, ma “ci sono dei disegni di legge importanti, che se non li approviamo perdiamo la rata di 20 miliardi circa di fine anno per il Pnrr”,
aggiunge Di Maio.
Ore 19.55: Il governo è già al lavoro sul decreto aiuti bis, lo si apprende in ambienti di governo che fanno riferimento all’invito del presidente della Repubblica a intervenire su energia e bollette in questa fase di difficoltà economica per il paese e i cittadini.
Ore 19.40: Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: “Forse Draghi era stanco”
Ore 18.45: “Credo che sia stata una vergogna, l’Italia è stata tradita perché quei partiti che hanno deciso di non votare la fiducia al governo lo hanno fatto soltanto per interessi egoistici”. così il segretario del Pd Enrico Letta in un’intervista alla Bbc.
Ore 18.10: Si vota il 25 settembre.
Ore 18: Iniziato il Consiglio dei Ministri, Draghi: “Ringrazio Mattarella, ora rimettiamoci al lavoro”. “L’Italia ha tutto per essere forte, autorevole, credibile nel mondo. Lo avete dimostrato giorno dopo giorno in questi mesi di Governo. Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell’attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato”, ha aggiunto Draghi ai suoi ministri.
Ore 17.45: Mettere la parola fine alla legislatura “è sempre l’ultima scelta da compiere”, dichiara il presidente della Repubblica, consapevole che non poteva andare diversamente. A rendere evidente tutto ciò, osserva il Colle, è stata “la discussione, il voto e le modalità con cui questo voto e’ stato espresso ieri al Senato”. L’Italia però non si può fermare: la crisi sociale morde, il Covid torna ad alzare la testa, il Pnrr deve essere attuato. Ed ecco quindi l’auspicio: pur nelle ore di una campagna elettorale – che Mattarella prevede “acuta e dialettica” – le forze politiche sono chiamate a dare un “contributo costruttivo nell’interesse superiore dell’Italia”.
Ore 17.40: Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Il decreto sarà consegnato ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica.
Ore 17.30: Il premier Mario Draghi è giunto al Quirinale per controfirmare, come prevede la prassi costituzionale, il decreto di scioglimento delle Camere che sarà firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Ore 16.44: E’ stato convocata alle 18, secondo quanto si apprende, una riunione del consiglio dei ministri.
All’ordine del giorno del Cdm solo leggi regionali e “vari ed eventuali”.
Ore 16: Il presidente francese Emmanuel Macron, in una nota partita dall’Eliseo, saluta il premier Mario Draghi definendolo “un grande statista” e “partner fidato”, nonché “un amico della Francia”. “Saluto il
suo instancabile impegno a riformare il suo Paese”. Per Macron il “lavoro” fatto da Draghi “rappresenta una base molto solida, su cui l’Italia potra’ poggiare nei mesi e anni a venire”. “Nel corso della presidenza francese” dell’Ue, nel primo
semestre 2022, continua Macron, “l’Italia di Draghi ha dato un sostegno indefesso nel fornire risposte europee alle nostre sfide comuni, in particolare, dinanzi all’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia”. Macron ricorda anche l’importanza della firma del Trattato del Quirinale, lo scorso novembre, che ha “dato nuovo slancio” all'”amicizia” tra i due Paesi.
Ore 15.30: “Devo ricordare che la Bce non prende posizione su temi politici”. Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, sulle dimissioni da parte del Presidente del Consiglio Mario Draghi e l’eventualità che gli sviluppi politici e finanziari in Italia facciano attivare subito lo scudo anti-spread, il Tpi. “La Bce valuta se un Paese sia o meno in possesso dei requisiti per il Tpi nel momento in cui deve prendere quella decisione”, ha aggiunto Lagarde.
Ore 15.00: Lo spread, dopo un iniziale calo, vola e tocca i 237 punti mentre è in corso la conferenza stampa della presidente della Bce, Christine Lagarde. Il differenziale ritocca i massimi di giornata, soprattutto per le tensioni politiche con le dimissioni da premier di Mario Draghi.
Ore 13.00: Si guarda alle probabili date del voto: il nodo sarà sciolto molto probabilmente già oggi: la data su cui si sta ragionando è circoscritta al mese di settembre e le ipotesi sono le domeniche 18 o 25, ma ci sono ancora dettagli da definire, come la valutazione sulla tempistica del voto degli italiani all’estero.
Ore 12: Le dimissioni di Draghi occupano le home page dei siti dei principali media internazionali. “Draghi si dimette e l’Italia andrà alle elezioni in autunno”, titola El Pais. In Germania, la foto di Draghi è nella home page del Frankfurter Allgemeine, che titola: “Il premier Draghi si dimette”. “Italia: il presidente del Consiglio Mario Draghi rassegna le dimissioni al presidente”, scrive Le Figaro, che pubblica una foto di Draghi con il presidente Mattarella. “Il premier italiano Mario Draghi si dimette dopo una settimana di turbolenze”, rimarca invece la Bbc.
Ore 11.30: Dopo Maria Stella Gelmini, anche Renato Brunetta lascia Forza Italia. “Non votando la fiducia a Draghi, FI ha tradito la sua storia. Non sono io che lascio, è Forza Italia che lascia se stessa” ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione. “Sono degli irresponsabili coloro che hanno scelto di anteporre l’interesse di parte all’interesse del Paese, in un momento così grave – ha insistito Brunetta- I vertici sempre più ristretti di Forza Italia si sono appiattiti sul peggior populismo sovranista, sacrificando un campione come Draghi, orgoglio italiano nel mondo, sull’altare del più miope opportunismo elettorale.
Ore 11: “La nostra strategia era costruita su due pilastri: un’agenda sociale e una garanzia di un perimetro di leale collaborazione. Abbiamo sempre dovuto giocare in difesa, perché tante altre forze politiche attaccavano le nostre misure”. Lo ha affermato Giuseppe Conte a seguito delle dimissioni di Draghi. Intanto il garante del M5S, Beppe Grillo, fa sapere che “ha appoggiato totalmente la scelta di Giuseppe Conte di non votare la fiducia al governo Draghi”.
Ore 10.30: Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale i Presidenti delle Camere, Fico e Casellati, ai sensi dell’art. 88 della Costituzione. Subito dopo il capo dello Stato dovrebbe tenere un discorso.
Ore 10.00: Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei ministri professor Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato ha reiterato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto, il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti”. E’ quanto dichiara in un video dal Quirinale il Segretario generale della Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti.
Ore 9. 30: Mario Draghi è giunto al Quirinale per comunicare le sue “determinazioni” al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È in corso il colloquio.
Ore 9.20: Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha sospeso la seduta fino alle 12, in attesa degli esiti del colloquio tra il premier e il Capo dello Stato.
Ore 9.10: “Prima di tutto grazie. Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato chiedo di sospendere la seduta per recarmi dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni”. Sono le parole utilizzate dal Presidente del Consiglio Mario Draghi questa mattina alla Camera. Draghi poi con ironia ha affermato: “Anche i banchieri usano il loro cuore…”. Dopo le comunicazioni alla Camera, è atteso al Quirinale per le dimissioni. Al suo ingresso nell’Aula della Camera, il presidente del Consiglio è stato accolto da una lunga standing ovation del centrosinistra e del governo. Immobili invece il centrodestra e i M5S.
Michela Lopez