La guerra della Russia contro l’Ucraina “è iniziata con la Crimea e deve finire con la Crimea, con la sua liberazione”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio ieri sera. Il leader ucraino ha quindi affermato che “l’occupazione russa della Crimea costituisce una minaccia per tutta l’Europa e per la stabilità mondiale. Non ci sarà una pace stabile e duratura in molti Paesi sulle rive del Mar Mediterraneo finché la Russia sarà in grado di usare la nostra penisola come base militare” ha concluso.
La Russia intanto ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu “sui recenti attacchi ucraini contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia e le catastrofiche conseguenze che potrebbero comportare”. La riunione, secondo la richiesta di Mosca, dovrebbe svolgersi domani, 11 agosto. Le forze di Kiev e quelle di Mosca si accusano a vicenda di bombardare la centrale nucleare.
Gli attacchi russi in Ucraina continuano. Una donna è rimasta uccisa nella notte proprio alla periferia di Zaporizhzhia. Lo riferisce Ukrinform. “Si sa di un attacco all’insediamento di Kushuhum. Tre case sono state distrutte, altre 30 sono state danneggiate. Purtroppo una donna è stata uccisa”, ha scritto su Telegram il sindaco Anatoliy Kurtiev. Sempre durante la notte undici civili sono stati uccisi e 13 feriti a causa di bombardamenti russi sul distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina orientale. “Il nemico ha bombardato il distretto con 80 razzi contro aree residenziali. Ha colpito deliberatamente mentre le persone dormivano nelle loro case”, ha scritto su Telgram il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko.
Michela Lopez