Il presidente ucraino protagonista della cerimonia di apertura della mostra del cinema con un video messaggio drammatico. Il leone d’oro a Catherine Deneuve: “Non è un premio alla carriera, non ho smesso di andare avanti”
Come accaduto anche al festival di Cannes, è il presidente ucraino Zelensky a rubare la scena al cinema protagonista del festival di Venezia. Durante la cerimonia di inaugurazione dell’edizione della mostra numero 79, Zelesky è intervenuto con un video messaggio in cui ha chiesto di “non dimenticare quello che sta accadendo” perché, ha detto ai presenti, “la vostra voce conta”.
Il presidente ucraino ha colpito la platea facendo i nomi delle piccole vittime della guerra. ”I nomi sono importanti, rischiano di cadere nell’oblio”, ha detto e poi ha elencato le vittime con la loro et, dai pochi mesi ai 18 anni. Un appello lungo e triste con città di origine, città del martirio ed età, uno ad uno, per 358 vittime innocenti. ”Questo è il Cremlino. Non bisogna rimanere in silenzio, sarebbe fare quello che la Russia auspica: abituarsi alla guerra, rassegnarsi alla guerra, dimenticare la guerra. Sono macellai, terroristi, assassini, un orrore che non dura 120 minuti come un film ma ormai da 189 giorni, tanti sono quelli della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina”, ha detto Zelensky. Un intervento che ha riportato i presenti alla triste realtà.
Ad aprire Venezia 79, “White Noise”, film in concorso dai toni apocalittici, tratto dal romanzo di Don DeLillo: il racconto di una nube tossica che getta nel panico i cittadini di una provincia americana, mentre anche in casa, in una famiglia istruita e unita vive il malessere, il male di vivere e la paura di morire.
A guidare la giuria che assegnerà il Leone d’oro quest’anno è Julianne Moore. L’attrice americana ha detto: ”Mai avrei pensato di fare parte della giuria di Venezia, tantomeno di presiederla, la mia prima volta al Lido e’ stata nel 1986, ero una attrice di soap. Cosa sarà determinante? Quello che mi farà battere veloce il cuore”.
Catherine Deneuve è stata premiata con il leone d’oro alla carriera. Il regista francese Arnaud Desplechin ha tessuto le sue lodi spiegando perchè è un’icona, che ha dettato legge con il suo “Stile Deneuve” e addirittura paragonandola a Bob Dylan “per fierezza e libertà”, “nessuno come lei vive di cinema”. La Deneuve è salita sul palco con un abito lungo rosso, una standing ovattino h ha accolto la sua premiazione. È una veterana della mostra che con il suo carattere ha specificato che il premio ricevuto: “Non è un premio alla carriera, non ho smesso di andare avanti”.
Angela Tangorra
Immagine dal profilo instagram rociommorales
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