Dopo la staffetta tutta pugliese tra il sottosegretario alla Presidenza del consiglio uscente, il molfettese di origini tarantine Roberto Garofoli, e il nuovo, il leccese Alfredo Mantovano, entrambi ex magistrati, la partita della Puglia potrebbe giocarsi ancora nei sotto-incarichi. Potrebbe essere confermato il sottosegretario uscente alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che potrebbe aspirare, in un secondo momento, alla vicepresidenza del Consiglio superiore della magistratura, ma significherebbe dimettersi da parlamentare e liberare un collegio che Forza Italia potrebbe perdere. O la conferma del leghista Rossano Sasso come vice all’istruzione, anche se la Lega spingerebbe anche per il leccese Roberto Marti al Turismo. A questo punto il Carroccio potrebbe rinunciare al sottosegretariato all’Istruzione, che vede già il leghista Valditara a capo del ministero, in favore del più quotato Marti nell’altro dicastero. Da non escludere le new entry: il meloniano barese Marcello Gemmato, che potrebbe andare a coadiuvare il ministero della Salute, visto il suo ruolo di responsabile della sanità in Fratelli d’Italia, o l’azzurro Mauro d’Attis alle Infrastrutture. Ma se già il pugliese Sisto venisse confermato, sarebbe tutto da rifare per gli azzurri che conterebbero troppi posti. Si decide in settimana. Per i sotto-incarichi c’è un duplice criterio di bilanciamento: tra regioni e tra partiti.
Stefania Losito Mauro Denigris