Sarà un programma “di legislatura” quello che il neopresidente del Consiglio Giorgia Meloni porta oggi in Parlamento per ottenere la fiducia. Un manifesto lungo cinque anni perché il Paese ha bisogno di continuità e di responsabilità, una delle parole chiave del discorso blindatissimo preparato insieme a Giovanbattista Fazzolari, mente ispiratrice di Fratelli d’Italia, di cui ha scritto proprio il programma elettorale, e ad alcuni ministri del nuovo Governo di cui ha raccolto idee e obiettivi. “Occorre tenere unito il Paese”, è il richiamo. Un decalogo di quelli che non sono solo buoni propositi, e che non può essere disatteso, dopo un’opposizione del partito in solitudine premiata con la vittoria e la fiducia dei cittadini. Sostegno alle famiglie e alle imprese, aiuto contro il caro-energia e il caro-bollette, rilancio delle attività produttive. E poi i temi internazionali: adesione all’Ue (a condizione che non vi siano Paesi di serie A e Paesi di serie B), fedeltà all’Alleanza atlantica, sostegno a Kiev e condanna delle operazioni russe.
Un discorso che dovrebbe durare un’oretta, e che chiede ai parlamentari di restare uniti per cinque anni, anche in segno di lealtà verso gli elettori. E il neoministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, invita i parlamentari a essere in aula: “Qui non si fa turismo, dobbiamo essere tutti presenti. E restare uniti”.
Ma il manifesto meloniano partirà dalle donne, a cui è dedicato sì il discorso ma in generale la sua vittoria. “Che sia un punto di partenza, non l’approdo”, auspica il primo presidente del consiglio donna della storia repubblicana italiana. Con l’articolo maschile ma il sostantivo tutto al femminile.
Stefania Losito