La Guardia di finanza di Taranto ha sequestrato beni mobili e immobili, quote sociali e
disponibilità finanziarie del valore di circa 3 milioni di euro riconducibili a sei persone accusate di diverse ipotesi di reato di natura tributaria. In tutto sono 14 gli indagati.
Secondo gli inquirenti avrebbero fatto parte di un sodalizio criminale, con base operativa a Taranto e ramificazioni nelle province di Napoli, Ravenna e Brindisi, il cui fine sarebbe stato quello di consentire a una società di capitali tarantina, che esegue lavori generali di meccanica, di conseguire ingenti risparmi fiscali.
Tra il 2014 e il 2019, infatti, la società, attraverso fatture per operazioni ritenute inesistenti emesse da altre nove società con sedi in Puglia, Campania ed Emilia Romagna per un ammontare complessivo di circa 3,1 milioni di euro, avrebbe illecitamente detratto l’Iva per oltre 1,5 milioni di euro.
Gianvito Magistà