Un’operatrice del Centro di prenotazione unica (Cup), dipendente di una ditta appaltatrice all’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera è stata vittima di una aggressione da parte di un uomo che stava protestando per non avere ricevuto una data utile per una visita medica. Lo hanno reso gli operatori del Cup, che hanno chiesto “tutele per operare con serenità”.
La donna si è rivolta al pronto soccorso, ed è stata poi dimessa con una prognosi di tre giorni. Sul posto, dopo l’intervento di una guardia giurata, sono giunti anche i carabinieri, che riceveranno nelle prossime ore la denuncia nei confronti dell’aggressore. Quest’ultimo, che si era recato per il secondo giorno consecutivo al Cup per una visita medica con livello di priorità B, aveva inveito e preso a pugni il vetro, procurando un malore all’operatrice.
“L’aggressione avvenuta questa mattina è solo l’ultimo episodio di una lunga catena di intimidazioni e violenze fisiche e psicologiche a danno degli operatori della sanita’ lucana che sarebbe riduttivo circoscrivere a mera questione di ordine pubblico”. Lo sostiene, in una nota, il segretario generale della Cisl Fp Basilicata, Pino Bollettino.
Secondo il rappresentante sindacale, “tali episodi sono anche il frutto della cattiva gestione politica di un sistema
sanitario al collasso. La politica dei tagli ha lasciato macerie gestionali che oggi vengono scaricate sulle spalle dei
lavoratori. Le lunghe liste di attesa sono il sintomo di una sanita’ che non e’ piu’ in grado di prendersi cura delle persone quando emerge il bisogno. Se a questo aggiungiamo che sempre più famiglie rinunciano alle cure per l’impossibilita’ materiale di accedere al servizio pubblico e per quella economica di ricorrere alla sanita’ privata – continua – ne deriva un quadro che e’ diventato francamente insostenibile. Alla Giunta regionale – conclude Bollettino – diciamo che e’ il momento di dimostrare con i fatti concreti la volonta’ di riformare la sanita’ regionale rimettendo al centro le persone e i territori”.
Stefania Losito