Al via lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale proclamato dall’Unione sindacale di base – Lavoro privato, che prevede anche un presidio davanti al Ministero dei Trasporti il 3 marzo.
Si fermano bus, metro e treni dalle 8.30 alle 17.00 e dalle 20 sino a fine servizio. Il servizio minimo essenziale è garantito solo nelle fasce che comprendono le ore di punta.
Si tratta di “mobilitazioni che vogliono rivendicare la centralità dei trasporti pubblici e del ruolo degli addetti al settore, principali vittime delle privatizzazioni selvagge, dei continui ricorsi ad appalti, subappalti e sub-affidamenti che alimentano sfruttamento e precarizzazione”, sottolinea il sindacato.
L’Usb chiede la “parificazione contrattuale” tra aziende pubbliche e private, una “nuova scala parametrale” che garantisca aumenti salariali e “annienti le penalizzazioni” economiche ai nuovi assunti, “la diminuzione” dell’orario di lavoro “a 35 ore settimanali a parità di salario”, l’avvio di un Piano Nazionale dei Trasporti e “una maggiore tutela” sulla sicurezza e salute sul lavoro.
Stefania Losito