Era originario della provincia di Foggia
E’ morto in ospedale a Pesaro per un infarto, Luigi Minchillo, 68 anni, pugile che ha combattuto tra gli anni ’70 e ’80, nei pesi leggeri, welter e superwelter. Minchillo era originario di San Paolo di Civitate, nella provincia di Foggia, ma pesarese d’adozione.
Pesaro, scrive il Comune in una nota, “piange il suo ‘guerriero del ring”. “Uno storico protagonista della boxe
italiana e internazionale, che ha portato il nome di Pesaro Città dello Sport sui gradini più alti del Mondo”, commenta il
sindaco Matteo Ricci. “Olimpico a Montreal nel ’76, Campione d’Italia e d’Europa e pesarese adottivo da oltre 50 anni, – ricorda il Comune – Minchillo ha saputo trasmettere la sua passione a tanti giovani che negli anni si sono avvicinati a questa disciplina, trovando in lui una guida preziosa sul ring e fuori”.
“Salutiamo un pezzo importate della storia sportiva della città. – In questo momento di dolore ci stringiamo attorno ai
famigliari, gli amici e ai tanti ragazzi che hanno incrociato il suo cammino. Da parte mia e di tutta l’Amministrazione Comunale le più sentite condoglianze”.
Anche la Federazione pugilistica italiana Marche piange Minchillo. “Soprannominato per la sua tempra ‘il guerriero del ring’, – scrive FpI Marche – olimpionico a Montreal nel 1976, campione d’Italia nel 1979 e campione europeo nel 1981. Nel corso della sua carriera ha affrontato, nellecategorie dei welter, dei superwelter e dei pesi medi, i pugili più forti dell’epoca – ricorda – la Federazione come Sugar Ray Leonard, Roberto Durán, Thomas Hearns, Maurice Hope, Mike
McCallum”.
“Nel 1988 aveva appeso i guantoni al chiodo, dopo aver disputato 60 incontri, ottenendo 55 vittorie, di cui 31 per ko.
Nato il 17 marzo 1955 a San Paolo di Civitate (Puglia) da circa 50 anni viveva a Pesaro dove aveva fondato la palestra di
pugilato Minchillo Boxe”.
“Erano circa le 23 di ieri sera – riferisce Fpi Marche – quando Minchillo ha accusato un malore in casa. Vani sono stati
i soccorsi dei medici intervenuti per tentare di rianimarlo prima a casa e poi all’ospedale San Salvatore di Pesaro, dove è deceduto per un aneurisma. Luigi Minchillo lascia la moglie Cristina e i suoi tre figli Stefania, Paolo e Sabina”.
Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social, dal Presidente nazionale Fpi Flavio D’Ambrosi a quello del presidente del Comitato Regionale Marche Luciano Romanella che ha commentato: “oggi il pugilato marchigiano e nazionale accusa una grave perdita, se ne è andato un campione, un atleta, un maestro di boxe e di vita a noi tutti caro”.
Stefania Losito