Sotto il gonnellino le mutandine di pizzo che a Wimbledon fecero scandalo
Addio alla Divina: il tennis italiano in lutto per la morte di Lea Pericoli, 89 anni. Il giornalista e collega Gianni Clerici le aveva regalato il soprannome per l’eleganza in campo e nella vita. È stata 27 volte campionessa italiana, più volte agli ottavi in singolare al Roland Garros e a Wimbledon, anche in semifinale nei due slam europei in doppio e e doppio misto. Ed è stata anche la prima donna commentatrice italiana.
Si ritirò a 40 anni, quasi mezzo secolo fa, poi giornalista competente ed ironica in tv su Telemontecarlo, mentre raccontava gli ex colleghi in campo. Appassionata golfista, è stata anche testimonial nella lotta contro il cancro con Umberto Veronesi. “L’ho saputo tre minuti dopo che è successo. Per me è stata una sorella, una compagna di vita”, il dolore del campione di tennis e suo amico Nicola Pietrangeli, 91 anni, che su La Presse le lancia un messaggio d’amicizia oltre la vita: “Aspettami e prenota il tavolo”.
La Divina, nelle interviste, raccontava di essere “vanitosetta”. Dalla prima gara di tennis indossava, sotto il gonnellino, degli slip di pizzo. Impensabile, allora. E si era sempre chiesta come avevano fatto a sdraiarsi, i fotografi, a Wimbledon, per riprenderle in una foto che le costò il divieto del padre di giocare a tennis. Era un divertimento, uno svago, per lei, all’inizio. Figlia di una famiglia inizialmente benestante, dovette poi lavorare come dattilografa per racimolare qualche soldo e per iscriversi ai tornei. Spesso di nascosto, spesso dando lezioni di tennis. E giocava con Walter Chiari, suo amico, sotto lo sguardo invidioso e incredulo di tutti. Si ritrovò anche ad essere testimonial di un dentifricio con l’allora campione di tennis Fausto Gardini, e questo le cosò un ammonizione dal presidente della federazione perché ai dilettanti non era concesso. Ma non ha mai mollato. E ha raggiunto l’Olimpo.
Stefania Losito
(foto in copertina dalla pagina Facebook di Nicola Pietrangeli)