La prossima settimana la questione Afghanistan sarà sul tavolo dei Grandi del mondo. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden e il premier britannico, Boris Johnson, organizzeranno un vertice online del G7. L’annuncio arriva da una nota della Casa Bianca “per discutere un riavvicinamento e una strategia comune”. Intanto, per il presidente del Consiglio, Mario Draghi, l’accoglienza e la sicurezza sono gli aspetti su cui il Paese deve collaborare in Europa e nel G20. E occorre imparare dagli errori, anche se lunghi 20 anni. “Ricordiamoci che la guerra in Afghanistan è la prima risposta degli Stati Uniti all’attentato alle Torri gemelle. Quindi il bilancio che noi traiamo non è un bilancio solo sulla guerra in Afghanistan, è di questi ultimi 20 anni e del ruolo che l’Occidente ha avuto in tutto il mondo arabo. Ma forse ancora più importante che guardare al passato e discutere di bilanci è tracciare il futuro”, ha detto Draghi. Ma è fondamentale, ora, “l’accoglienza nei confronti di tutti coloro che ci hanno aiutato in Afghanistan in questi anni e delle loro famiglie, quelli che sono chiamati i ‘collaboratori’. Ma anche l’accoglienza di tutti coloro che si sono esposti in questi anni per la difesa delle libertà fondamentali, dei diritti civili, dei diritti delle donne. Questo è un piano complesso, richiede una cooperazione stretta fra tutti i Paesi ma soprattutto, in primis, tra quelli europei. Il secondo aspetto riguarda la sicurezza, dove dovremo prevenire infiltrazioni terroristiche”, ha aggiunto Draghi.
Ma per prima cosa, il premier ha ricordato le 54 vittime italiane della guerra dei cent’anni in Afghanistan. “Voglio rivolgere un messaggio di affetto sincero alle famiglie dei 54 caduti e dei 700 feriti – ha detto – il loro sacrificio non è stato vano, hanno difeso le libertà fondamentali e i diritti delle donne, hanno fatto del bene”.
Stefania Losito