L’aiuto da 400 milioni di euro che lo Stato concesse ad Alitalia nel 2019 era illegale. Lo ha stabilito la Commissione europea in una indagine formale, aggiungendo che l’Italia ora deve recuperare dalla compagnia aerea quell’aiuto di Stato illegittimo, maggiorato degli interessi.
Secondo Bruxelles “l’Italia non si è comportata come avrebbe fatto un operatore privato, non avendo valutato in anticipo la probabilità di rimborso dei prestiti, più gli interessi, bensì si è concentrata solamente nel voler garantire la continuità del servizio dei voli nazionali e internazionali di Alitalia”.
La Commissione europea ha ritenuto che l’aiuto non potesse essere approvato ai sensi degli orientamenti Ue sugli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione, notando che la compagnia aveva già beneficiato di aiuti precedenti, vale a dire i due prestiti concessi nel 2017 da 900 milioni di euro, mai rimborsati e già dichiarati allo stesso modo illegali da Bruxelles nel settembre 2021.
“Le conclusioni della Commissione Ue erano attese e ampiamente previste” ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “L’esclusione di Ita dalle richieste di restituzione del prestito ponte ad Alitalia è la dimostrazione che siamo nel giusto e continueremo su questa strada”.
Gianvito Magistà