Si spala ancora e con la paura di pioggia, esondazioni, fango e frane. L’acqua lentamente si ritira da Faenza, Forlì, Cesena e dagli altri luoghi più colpiti. E’ ancora invece molto presente a Ravenna e dintorni, ma il pericolo che tutta la città vada sott’acqua, con i tesori dell’arte bizantina patrimonio Unesco, sembra per il momento scongiurato. La premier Giorgia Meloni ha visitato le zone colpite dall’alluvione: “Ora il nostro compito è garantire risposte immediate”, ha detto da Ravenna. Ha escluso che si possano utilizzare i fondi del Pnrr anche se è consapevole che serviranno “molte risorse” per riparare i “danni”, ad ora difficili anche da stimare.
Il programma resta riservato per molte ore anche per evitare “passerelle”, spiega la premier uscendo dalla Prefettura di
Ravenna. Quando l’emergenza sarà finita, in quei luoghi si recherà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per portare solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite. Per domani è convocato il Cdm, che discuterà dei danni e degli aiuti da distribuire, e oggi la premier, ha fatto sapere, passerà tutta la giornata con i ministri per ottimizzare i provvedimenti. Il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha chiesto chiaramente il massimo:
“C’è gente che ha perso tutto in casa e nella propria impresa, avremo bisogno di rimborsi al 100% come fu per il terremoto. Poi serve la ricostruzione materiale di ciò che ha ceduto – prosegue – oltre 600 strade, 300 frane attive. La collina e la montagna non andranno dimenticate, sono franati interi boschi e poi servono norme primarie e procedure speditive”.
Camicetta verde, pantaloni blu e stivali, la premier, accompagnata dal viceministro Galeazzo Bignami, ha girato in auto prima la zona di Ravenna, poi il forlivese e per non dare nell’occhio ha incontrato Bonaccini al casello autostradale di Forlì, per poi proseguire il suo giro a Faenza e di nuovo a Ravenna, incontrando sindaci e gente comune (“sono commossa”, ammette). Intanto davanti alla prefettura di Forlì un gruppetto di giovani ‘Fridays for Future’ erano pronti a contestarla, senza sapere che non sarebbe mai arrivata.
I soldi per gli alluvionati si troveranno aveva fatto sapere Meloni, ma non saranno quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Credo che in questa fase sia necessario l’uso di altri fondi. Andranno in ogni caso mobilitate molte risorse – ha ribadito ancora – e anche qui il governo è già al lavoro per capire quali possano essere i fondi prioritari dai quali si
possa attingere”. La premier ha evidenziato che i 10-20 milioni che saranno stanziati al Cdm “servono per garantire adesso i soccorsi”, ma servirà molto di più. “Il fondo europeo di solidarietà è uno di quelli che possono essere utilizzati” per questo.
“Oggi in Emilia-Romagna per vedere di persona la difficile situazione in cui si trova questa terra – ha scritto su Facebook la premier, pubblicando anche un video – il compito del Governo e dello Stato, oltre all’incredibile lavoro della Protezione Civile, delle Forze dell’Ordine, delle Forze armate, dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera, è garantire risposte immediate. Le prime risorse saranno per l’emergenza e per tutti i provvedimenti necessari ad esentare le aziende e i cittadini dal pagamento delle imposte. Bisognerà poi lavorare sugli indennizzi e sulla ricostruzione: per questo saranno prima necessarie una stima completa e una semplificazione per quanto riguarda le procedure. Siamo pronti a fare la nostra parte”.
Stefania Losito
(Foto dalla pagina Facebook di Giorgia Meloni)