Le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale, in contrasto con il Dl Aiuti bis, finiscono sotto la lente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’Anittrust ha avviato 4 procedimenti istruttori – e altrettanti subprocedimenti cautelari – nei confronti di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti, fornitrici di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero. Ha anche inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 societa’: A2A Energia, Acea Energia, Agsm Energia, Alleanza Luce & Gas, Alperia, Amgas, Argos, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi.
La norma in questione sospende, fino al 30 aprile 2023, l’efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle
societa’ di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche si
siano gia’ perfezionate prima dell’entrata in vigore del decreto stesso.
“Bene, ottima notizia, accolto il nostro esposto. Non possiamo che essere soddisfatti. Le società Iren, Dolomiti e Iberdola erano, infatti, tra quelle da noi segnalate, insieme ad altre per le quali ora l’Authority richiede informazioni” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori commentando l’avvio dell’istrutoria. “Ora chiediamo, pero’, non solo che i procedimenti si chiudano al piu’ presto ma che, vista l’urgenza, siano adottati subito anche i provvedimenti cautelari per evitare danni enormi ai consumatori”.
Stefania Losito