Arrestato dopo 100 giorni di latitanza Cosimo Cesario, soprannominato “Giappone”, ritenuto uno dei boss della mala tarantina. Lo scorso 25 maggio era sfuggito alla cattura nell’ambito di un’operazione contro un clan egemone nel rione Tamburi.
Diciassette le ordinanze di custodia cautelare, notificate ad altrettanti presunti affiliati al clan che, secondo l’accusa, gestiva numerose piazze di spaccio della città, oltre a trafficare armi ed estorcere denaro ai commercianti. Otto le persone indagate.
Durante la latitanza, Cesario aveva adottato alcune precauzioni, ma incontrava assiduamente i suoi fiancheggiatori. Nelle intercettazioni registrate, si vantava di essere uno dei pochi boss liberi della criminalità organizzata ionica e di aver conquistato così tanto potere da ottenere ciò che desiderava senza ricorrere all’uso della forza.
Michele Paldera