Le Regioni la distribuiranno alle farmacie e saranno i medici di base a prescriverla
È ufficialmente disponibile anche in Italia il molnupiravir, la prima pillola anti-Covid sul mercato, della casa farmaceutica Merck. Il nome commerciale è “Lagevrio”. Si tratta di un antivirale in capsule che va preso entro cinque giorni dall’insorgere dei primi sintomi. La terapia dura lo stesso cinque giorni e vanno prese quattro pillole due volte al giorno. Non è somministrabile alle donne in gravidanza e, in caso di allattamento, questo dovrà essere fermato per almeno quattro giorni.
Il molnupiravir aiuta ad evitare l’ospedalizzazione dei pazienti colpiti da Covid in maniera leggera o media. Il medicinale verrà consegnato alle Regioni, che decideranno come distribuirlo. È probabile che all’inizio verrà inviato alle farmacie ospedaliere e solo successivamente a quelle autorizzate e non dovrebbe costare nulla al paziente. Sarà somministrato su prescrizione del medico di base o dagli ospedali e le Regioni potrebbero chiedere anche accertamenti preliminari come tampone o certificazione di fragilità.
La pillola anti-Covid, tengono a precisare gli esperti, non sostituisce il vaccino, ma è semplicemente una possibile arma in più. Anche perché, viene spiegato, l’efficacia del molnupiravir della Merck è bassa. Si aggira intorno al 30% secondo gli studi fatti. Inoltre, come tutti i medicinali, scompare dall’organismo nel giro di un paio di giorni. Il vaccino, invece, “istruisce” il nostro sistema immunitario per combattere il virus per diversi mesi. Senza contare che la terapia dovrebbe cominciare entro cinque giorni dall’insorgere dei sintomi, sempre che ci siano o che non vengano sottovalutati dal paziente o confusi con malanni di stagione.
L’aspetto positivo è che va a colpire l’Rna del virus bloccandone la replicazione e non la proteina spike. Questo vuol dire che funziona con qualsiasi variante del Covid, passate, presenti e future.
Dunque il Lagevrio della Merck è comunque un primo passo verso una possibile cura del Covid, anche se al momento resta soltanto un piccolo aiuto rispetto al vaccino. Più speranze potrebbero arrivare dall’antivirale della Pfizer, il Paxlovid, che dovrebbe ricevere l’autorizzazione al commercio a marzo da parte dell’Agenzia europea del farmaco. È una pillola che funziona in modo del tutto simile a quella Merck, ma secondo gli studi più recenti effettuati avrebbe un’efficacia dell’89%.
Gianvito Magistà
(Foto: sito ufficiale Merck, www.msd.com)