Il giudice per l’udienza preliminare di Lecce ha condannato, con rito abbreviato, alla pena di 12 anni e 8 mesi di reclusione l’ex giudice per le indagini preliminari di Bari, Giuseppe De Benedictis. Era accusato, in concorso con l’imprenditore agricolo Antonio Tannoia e il caporal maggiore capo scelto dell’Esercito, Antonio Serafino, di traffico e detenzione di armi ed esplosivi, anche da guerra, del relativo munizionamento e di ricettazione. Condannato a 12 anni e 8 mesi di reclusione anche Tannoia, mentre per Serafino è stata accolta la richiesta di patteggiamento a 5 anni di carcere.
Il processo nasce dal ritrovamento, nella primavera dello scorso anno, di un arsenale da guerra nel deposito sotterraneo di una villa di Andria. In quella circostanza sono stati scoperti e sequestrati oltre 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette, armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano e una mina anticarro, oltre a circa 100mila munizioni. Si tratta del secondo processo a carico di De Benedictis. L’ex giudice barese è già stato condannato dalla stessa gup di Lecce a 9 anni e 8 mesi di carcere per quattro episodi di corruzione in atti giudiziari relativi a presunte tangenti intascate in cambio di scarcerazioni.
Vincenzo Murgolo