Nel capoluogo pugliese i bambini che hanno meno di 10 anni sono 24 mila, quelli al di sotto dei sei anni sono 10mila. I loro genitori, tutti, contavano sui servizi di scuole e asili nido e da lunedì, quando molti torneranno al lavoro, non sapranno dove lasciare i propri figli, un problema che diventerà ancor piu’ grave d’estate quando fino allo scorso hanno avevano a disposizione ludoteche e campi estivi organizzati da associazioni, scuole e oratori. E allora il Comune di Bari, con l’assessore alle Politiche giovanili, Paola Romano, si è messo subito al lavoro pur in attesa delle linee guida da parte del Governo. “La tutela della salute pubblica è la prima cosa, attendiamo per questo la nuova normativa nazionale – spiega Romano a Radionorba – ma contemporaneamente stiamo chiedendo al terzo settore di mettere a disposizione spazi e servizi, assicurando le prescrizioni imposte ma offrendo una mano ai genitori che torneranno a lavorare”. Al momento, fino a nuovo decreto, sono sospese tutte le attività ludico-ricreative. Ma l’amministrazione comunale sta già pensando ad associazioni, oratori, campi estivi e, con il sindaco Decaro, che è anche presidente dell’Anci, l’Associazione dei comuni italiani, si farà portavoce con il Governo per l’utilizzo del bonus babysitter per pagare i servizi messi a disposizione dalle strutture per bambini. “Occorre un servizio in spazi aperti, gestito in piccoli gruppi, dove i bimbi in età più tenera dovranno avere un rapporto con gli operatori quasi individuale – spiega ancora l’assessore – proprio perché è difficile far comprendere ai piccoli il distanziamento sociale”. A proposito di nuove assunzioni di personale nelle scuole, l’assessore ricorda il concorso bandito nelle scuole dell’infanzia e materne di Bari, ma in questo momento di emergenza, naturalmente, è tutto bloccato. In futuro, appena si potrà, “contiamo di assumere molte unità di personale”, assicura Romano. Le risorse a disposizione del Comune sono anzitutto quelle che deriveranno dalla revisione, sulla base dell’emergenza, del Piano operativo metropolitano che vanta fondi europei. “E poi – aggiunge l’assessore alle politiche giovanili – il presidente Anci e sindaco di Bari Decaro sta chiedendo al Governo un sostegno, consapevoli che il terzo settore è la colonna portante della nostra comunità ed è necessario con loro stringere un patto per tutelare i bambini”. Nel terzo settore sono compresi anche gli oratori, “che negli anni, a Bari, sono stati spazi di socialità, comunità e lo saranno ancora, nel rispetto della tutela della salute pubblica”.
Stefania Losito