Per la prima volta in Puglia è stato eseguito un intervento al cervello con paziente sveglio su un bambino. Al Policlinico di Bari è stato realizzato su un 12enne residente nella provincia di Barletta-Andria-Trani: il paziente è stato sottoposto, rimanendo sempre vigile e rispondendo alle domande di una neuropsicologa, ad un’operazione di rimozione di un tumore che aveva attaccato il suo cervello nell’area che controlla il linguaggio. Una massa delle dimensioni di una pallina da ping pong che si era ingrandita in poco tempo. L’area è stata sempre sollecitata durante l’intervento.
Il coraggioso 12enne, prima di entrare in sala operatoria, per una settimana ha fatto training neuropsicologico, una sorta di “allenamento” per prepararsi all’operazione con la procedura conosciuta come ‘Awake surgery’. Questo intervento di neurochirurgia viene effettuato con anestesia locale e prevede che il paziente resti vigile e, soprattutto, collaborativo, rispondendo alle domande della neuropsicologa mentre i chirurghi sono impegnati a rimuovere il tumore. Si tratta di una operazione che comporta rischi, che sono inevitabilmente maggiori nei pazienti piu’ piccoli che potrebbero muoversi troppo o non reagire a sollecitazioni e domande. Un rischio che la famiglia del 12enne ha deciso di accettare dopo essersi confrontata con l’e’quipe multidisciplinare di Neuro-oncologia pediatrica coordinata dalla dottoressa Teresa Perillo. Il training e’ durato una settimana ed e’ stato gestito dal team di psicologi dell’ambulatorio di neuropsicologia clinica diretto dalla professoressa Maria Fara De Caro: al termine del percorso, il 12enne si è dimostrato perfettamente capace di svolgere tutti i compiti che gli sarebbero stati riproposti durante l’intervento.
“Due episodi di blocco della parola e la localizzazione della lesione nei pressi dell’area del cervello che controlla la
produzione del linguaggio – spiega il direttore di Neurochirurgia, Francesco Signorelli, uno dei due chirurghi che ha operato il piccolo – ci hanno fatto propendere per l’esecuzione dell’intervento di resezione della massa neoplastica da sveglio”. “Eseguiamo di frequente questi interventi sugli adulti – aggiunge – perché i benefici associati a questo tipo di procedura sono molteplici, tra cui la massima preservazione della funzionalità della parte sana del cervello durante l’asportazione radicale della neoplasia”. La massa tumorale è stata rimossa dopo cinque ore, il paziente non ha riportato alcun danno o trauma. Ora però dovrà essere sottoposto ai cicli di chemio e radioterapia.
Stefania Losito