La salma di Parini “arriverà in Italia nei prossimi giorni”, spiega Tajani
La polizia israeliana ha confermato che l’autore dell’attentato terroristico di ieri sera a Tel Aviv, in cui è stato ucciso il turista romano 35enne Alessandro Parini, è un arabo israeliano di Kfar Kassem a nord est di Tel Aviv. Il nome del terrorista – secondo i media – è Yousef Abu Jaber di 45 anni.
I media israeliani – dopo una prima versione – avevano successivamente riferito del possibile furto dell’auto di Abu
Jaber e che quindi non poteva essere stato lui l’autore dell’attacco. Ipotesi poi smentita. La polizia ha poi fatto sapere che l’attentatore è stato neutralizzato da due agenti arrivati sul luogo dell’attentato.
L’attentato, rivendicato dalla Jihad islamica, è stato compiuto con un’auto che si è lanciata sulla folla sul lungomare di Tel Aviv. Sono almeno sette i feriti, tra cui altri due italiani come la vittima. Due inglesi sarebbero gravi, per gli altri non ci sarebbe preoccupazione.
“Profondo cordoglio” e “vicinanza alle famiglie” colpite dal “vile attentato” sono stati espressi dalla premier Meloni.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso la sua esecrazione per il vile atto terroristico, rivolgendo a familiari e amici di Alessandro Parini i sentimenti di cordoglio e di vicinanza della Repubblica e suoi personali. Ha espresso inoltre al Presidente dello Stato d’Israele, Isaac Herzog, le condoglianze della Repubblica Italiana.
LA VITTIMA E I FERITI ITALIANI- La salma di Alessandro Parini, “dovrebbe rientrare nei prossimi giorni in Italia”. Lo ha detto a SkyTg24 il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolineando la “vicinanza del governo” alla famiglia e ricordando di aver “parlato a lungo con il padre”. “Uno degli italiani feriti potrebbe essere dimesso nel
giro di poche ore. L’altro credo abbia bisogno ancora di qualche giorno”, ha aggiunto Tajani assicurando che “i nostri funzionari dell’ambasciata in Israele stanno seguendo personalmente” gli avvenimenti “in stretto contatto con le autorità israeliane”. La vittima e i due feriti “non facevano parte dello stesso gruppo”, ha aggiunto Tajani. Secondo
quanto si apprende i connazionali saranno accompagnati nel primo pomeriggio dal personale dell’ambasciata italiana all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv da dove prenderanno un volo diretto a Roma.
IL CORDOGLIO DI LAPID – “L’ondata di terrore continua. Mando le condoglianze al popolo italiano e un augurio di guarigione ai feriti, ai turisti che sono venuti a vedere il bellissimo Israele e sono stati colpiti da un abominevole terrorismo”. Lo ha scritto su Twitter il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid. Per il leader di Yesh Atid, “la vigilanza e la rapida azione degli agenti di polizia di Tel Aviv hanno impedito che la follia omicida proseguisse”.
LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DEGLI ESTERI – “Non ci facciamo certamente intimidire come italiani da questo atto criminale”, ha detto a SkyTg24 il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolineando che nell’attentato di ieri “è stato colpito un cittadino italiano che nulla aveva a che fare con la questione israelo-palestinese”. “Siamo vicini al popolo di Israele che continua a subire attentati. Bisogna bloccare questa escalation. Bisogna che Hamas non continui a esaltare gli attentati”, ha aggiunto il titolare della Farnesina, ribadendo di essere in contato con l’omologo israeliano Eli Cohen. E precisa: “L’Unità di crisi della Farnesina è disponibile a dare tutte le informazioni. Da ieri sera è stato diffuso un numero al quale possono chiamare giorno e notte tutti i cittadini italiani che sono interessati ad avere notizie, che
sono preoccupati perché magari hanno parenti o amici che sono andati in vacanza in Israele”.
LA RICOSTRUZIONE DELL’ATTENTATO E LE REAZIONI – Parini, ha riferito il ministro degli Esteri Antonio Tajani, “era appena arrivato a Tel Aviv per turismo con un gruppo di amici”. Quando “un’auto a folle velocità” si è lanciata sui passanti sul lungomare. L’attentatore una volta uscito dall’auto, che si è capovolta – secondo la polizia – avrebbe anche tentato di sparare sulla folla ed è stato poi ucciso dalla reazione delle guardie di sicurezza.
L’episodio ha riacceso immediatamente la tensione già alta in questi giorni e il premier Benyamin Netanyahu ha richiamato altri riservisti dopo quelli dell’aviazione. La zona dove è avvenuta l’attentato è molto frequentata da turisti, affluiti in gran numero durante le festività pasquali. Hamas e la Jihad islamica non hanno mancato di manifestare la loro soddisfazione per l’attacco definito “un’operazione di alto livello”.
Dopo aver colpito a Gaza e in Libano, il richiamo dei riservisti e il rafforzamento delle truppe nei Territori è un
chiaro messaggio ad Hamas, Hezbollah e Iran. La tensione, già alle stelle, è st ta aggravata dall’altro attentato palestinese in Cisgiordania, con l’uccisione di due giovani sorelle (21 e 16 anni) e il grave ferimento della madre (48 anni). Anche a Gerusalemme, sulla Spianata delle Moschee, la situazione sembra appesa a un filo, pur in mancanza per il momento di gravi incidenti, con la polizia che continua a presidiare in forze il luogo.
Dopo la pioggia di razzi lanciati da Gaza e dalle fazioni palestinesi legate ad Hamas dal sud del Paese dei Cedri, Israele
ha risposto nella notte colpendo tre siti in Libano e oltre dieci nella Striscia, compresi due tunnel e varie postazioni
della fazione armata. L’esercito libanese ha annunciato invece di aver smantellato una rampa di lancio in un campo agricolo nel sud.
La risposta di Israele sembra al momento fermarsi qui e appare circoscritta, tenendo conto della forte pressione internazionale per spegnere l’incendio, a partire da Mosca, e l’opposizione del mondo arabo ad Israele.
Stefania Losito