Avrebbero aggredito e rapinato “con logiche da branco” tre minorenni nel parco 2 Giugno di Bari. Per i reati di rapina, tentata rapina aggravata e continuata, lesioni personali pluriaggravate e violenza privata aggravata, due diciottenni sono finiti agli arresti domiciliari. Le tre aggressioni risalgono al 30 dicembre, 9 gennaio e 4 febbraio scorsi. Un altro minorenne è indagato dalla Procura minorile per lesioni personali aggravate e continuate e minaccia, con riferimento all’aggressione di gennaio, per “motivi abbietti di mero stampo bullistico”. I due 18enni sono stati incastrati dalle immagini di videosorveglianza della zona e alle dichiarazioni di diversi testimoni. Le indagini hanno accertato che i due, con il minorenne denunciato e altre quattro persone da identificare, nel primo episodio, avrebbero circondato un 15enne, che si trovava in compagnia di alcuni coetanei, colpendolo piu’ volte con pugni e schiaffi per tentare di impossessarsi del denaro e del cellulare. Uno degli indagati avrebbe sferrato anche ripetuti schiaffi ad un altro minorenne, costringendolo ad allontanarsi dal parco. Nel secondo episodio, gli stessi indagati avrebbero costretto un 16enne ad allontanarsi dal parco dopo averlo minacciato, dicendo di aver gia’ “rotto il naso a uno” e che quella era “zona loro” e colpendolo con una testata al setto nasale. Il 4 febbraio, infine, uno degli indagati si sarebbe impossessato del telefono cellulare di un 13enne. In particolare, con la falsa accusa di aver “guardato in modo maligno” un suo amico, dopo averlo costretto a inginocchiarsi, lo avrebbe colpito con un calcio e pugni intimandogli di consegnare il telefono.
“Avrebbero agito con deprecabili logiche di sopraffazione da branco, ingenerando allarme anche nella collettività”. Lo scrive la gip del Tribunale di Bari Luigia Lambriola nell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari notificata ai due presunti aggressori. Nel provvedimento, la giudice parla di “elevato disvalore dei fatti”, di indagati “inclini
all’utilizzo della violenza” con una “personalità connotata in forma deviante e violenta”, nonostante “la loro giovanissima età e lo stato di incensuratezza”.
Stefania Losito