Una donna di 35 anni, incinta, è arrivata al Pronto soccorso di Bari per un malore, i medici le hanno diagnosticato un tumore al cervello. Con un parto cesareo d’urgenza sono state salvate la mamma, alla 35esima settimana di gravidanza, e la neonata. I medici hanno eseguito, dunque, in contemporanea il parto cesareo di urgenza e un intervento di rimozione di un edema cerebrale. Al suo arrivo, la donna presentava alterazioni dello stato di coscienza, deficit della forza e della capacità espressiva.
“Un rapido precipitare del quadro neurologico”, lo hanno definito i medici che, in regime d’urgenza, hanno sottoposto la donna a una risonanza magnetica. L’esame ha riscontrato una voluminosa massa all’interno del cranio, un probabile tumore nella regione temporale sinistra. Viste le gravi condizioni della donna in stato di gravidanza avanzata si è riunita con urgenza un’equipe multidisciplinare di ginecologia ed ostetricia con il direttore dell’unità operativa professore, Ettore Cicinelli, il direttore della neonatologia e terapia intensiva neonatale professore, Nicola Laforgia, gli anestesisti con il direttore professore Salvatore Grasso e la coordinatrice dottoressa Anna Maria Protopapa e i neurochirurghi con il direttore dell’unità operativa professore Francesco Signorelli. Si è deciso così di procedere a un doppio intervento chirurgico in una sola seduta operatoria. “In casi come questi l’intervento non può essere procrastinato, però su una paziente gravida ci possono essere rischi per il feto. La giusta soluzione è stata quella di procedere con il parto cesareo e con l’intervento neurochirurgico senza porre tempo tra un intervento e l’altro”, spiega Signorelli. L’intervento si è concluso senza complicazioni, sono stati necessari per entrambe alcuni giorni di decorso post operatorio in terapia intensiva e finalmente dopo tutti i controlli la mamma ha potuto riabbracciare la sua piccola ed entrambe sono tornate a casa.
Anna Piscopo
Credits foto: Policlinico di Bari