“Non c’era modo per gli Stati Uniti di lasciare l’Afghanistan senza caos”. Lo ha dichiarato il presidente Usa, Joe Biden, in un’intervista tv alla Abc, la prima rilasciata dopo la caduta di Kabul.
“È stata una scelta semplice – ha affermato – quando hai il governo dell’Afghanistan, il capo di quel governo che sale su un aereo e se ne va in un altro Paese, quando assisti al significativo collasso delle truppe afghane che avevamo addestrato (300 mila di loro) che mollano il loro equipaggiamento e scappano…Questo è accaduto”.
Secondo Biden le conseguenze a cui stiamo assistendo erano il prezzo da pagare per la decisione presa. Il presidente ha anche ammesso che gli Stati Uniti stanno avendo difficoltà nell’evacuare gli alleati dal Paese: “Le truppe americane – ha affermato – potrebbero rimanere a Kabul anche al di là della data limite del 31 agosto per evacuare tutti gli americani”.
Ora il Congresso vuole indagare a tutto campo sulle cause della ritirata che ha compromesso sul palcoscenico mondiale il prestigio degli Usa e la credibilità del nuovo presidente, evocando scomodi paralleli con Donald Trump e la sua dottrina dell'”America first”.
I media intanto, dal New York Times alla Cnn, rivelano che il commander in chief ha minimizzato gli allarmi lanciati dall’intelligence da luglio sino all’ultimo mese sui rischi di un rapido collasso dell’esercito e del governo afghani davanti all’inarrestabile avanzata dei talebani. Allarmi smentiti dai vertici del Pentagono: “Non c’è stato alcun monito sul collasso di Kabul in undici giorni”, hanno affermato il segretario alla difesa Lloyd Austin e il capo dello stato maggiore Mark Milley, sottolineando piuttosto come vi sia stato “un fallimento di volontà e di leadership” che ha portato alla disfatta dell’esercito afghano.
Il presidente Biden è già crollato nei sondaggi e ora rischia di essere messo sulla graticola dai suoi stessi compagni di partito. Tre commissioni del Senato controllate dai dem (esteri, intelligence e forze armate) hanno annunciato infatti di voler fare luce sul fiasco. “Sono deluso che l’amministrazione Biden non abbia valutato accuratamente le implicazioni di un ritiro rapido degli Usa”, si è rammaricato il presidente della commissione Esteri Bob Menendez. “Siamo testimoni di risultati orribili di molti anni di fallimenti politici e di intelligence: è sorprendente vedere l’esercito afghano dissolversi così rapidamente dopo i miliardi di aiuti spesi, chiaramente al popolo americano e afghano non è stata detta la verità sulle sue capacità ed è indispensabile una risposta”, ha spiegato, promettendo un “resoconto completo”.
Michela Lopez