Aveva ragione il dirigente scolastico a non aver ammesso due fratellini alla scuola materna perché non erano stati sottoposti ai vaccini obbligatori contro la poliomelite, il tetano, la difterite, l’epatite B e le malattie esantematiche. L’ha deciso il Tar di Lecce, che ha respinto il ricorso dei genitori dei due bimbi, residenti in un comune del Salento.
I giudici amministrativi, entrando nel merito del ricorso, hanno confermato la scelta del dirigente di non ammettere a
scuola i bambini evidenziando come i ricorrenti non abbiano fornito “alcuna prova circa la concreta sussistenza di un
pericolo per la salute dei figli da correlarsi alla somministrazione dei vaccini”, ricordando come il legislatore ritenga prevalente “tutelare l’immunità di gregge”.
Stefania Losito