Sedici arresti questa mattina dei carabinieri a Taranto. Smantellata una associazione per delinquere, articolata in due gruppi, finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con basi nella città vecchia e nel quartiere Paolo VI. Le indagini, condotte dalla compagnia carabinieri di Taranto, coordinate dalla Dda di Lecce e dalla Procura ionica, hanno permesso di sequestrare complessivamente 20 mila euro in contanti e quasi 3 chili di stupefacenti di vario tipo. Tredici persone sono state condotte in carcere e tre hanno ottenuto i domiciliari.
L’indagine, che ha portato anche alla denuncia in stato di liberta’ di altre 14 persone, e’ stata supportata da intercettazioni telefoniche e ambientali.
“Gli arrestati – spiegano i carabinieri – utilizzavano un’abitazione sfitta come presunta base per i propri traffici illeciti. L’appartamento, occupato abusivamente, sarebbe stato trasformato in un vero e proprio ‘fortino della droga’, grazie
all’istallazione di porte blindate, grate antintrusione e telecamere”. Sul terrazzo dell’abitazione utilizzata come
base logistica è stato trovato anche un fucile d’assalto AK-47, completo di baionetta e munizionamento.
Le vedette, che verosimilmente “pattugliavano” costantemente le vie di accesso, erano sempre pronte ad avvisare le persone presenti giorno e notte nell’appartamento per la preparazione delle dosi. La vendita al dettaglio avveniva facendo calare un cestino da una piccola finestra al livello della strada, dove erano presenti gli acquirenti. Questi ultimi, provenienti soprattutto dai paesi limitrofi, e che talvolta erano costretti ad aspettare in fila il proprio turno, prima di ricevere la dose richiesta, avrebbero dovuto lasciare i soldi all’interno del cestino, riempito poi con la droga.
L’altro gruppo avrebbe avuto come base un circolo ricreativo abusivo, ricavato in un sottoscala, all’interno del quale vi
erano degli apparecchi per il gioco d’azzardo non funzionanti, utilizzati per simulare un locale ad uso ludico. Era stato,
quindi, praticato un foro nel muro, collegando il locale ad un altro esercizio attiguo, dal quale sarebbe avvenuto lo scambio soldi-droga. Anche questo locale aveva una porta in ferro corazzata, per rendere difficile l’accesso alle forze
dell’ordine. Sono stati documentati continui viaggi in località del Barese, della Basilicata e della Calabria, effettuati da “corrieri”, che si rifornivano di droga, da vendere poi nel capoluogo ionico.
All’operazione hanno partecipato 60 militari del Comando di Taranto con ausilio di unità cinofile e militari dello Squadrone Cacciatori “Puglia”.
Stefania Losito