“Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”. E’ bufera sulle parole del giornalista di Rete 4 e compagno della premier Meloni, Andrea Giambruno, pronunciate in diretta durante il programma “Il diario del giorno”, da lui condotto, durante una discussione sulle violenze a Palermo e Caivano. Opposizioni all’attacco di un messaggio che suona pericoloso. Il conduttore ha precisato poi in diretta che le sue frasi sarebbero state utilizzate “in maniera strumentale e surreale, distorcendo la realtà”.
Intanto, proprio ieri la premier ha reso noto in Consiglio dei ministri di volersi recare al Parco Verde di Caivano, visita che Don Patricello, il parroco del comune, ha spiegato essere prevista per domani.
Giambruno stava commentando i casi di stupro di Palermo e Napoli, definendo “bestie” gli stupratori, ma allo stesso tempo facendo proprie le posizioni espresse da Pietro Senaldi – direttore di Libero ed ospite della trasmissione – secondo cui per evitare i “lupi” bisogna “non perdere conoscenza” così da “rimanere capaci di intendere e volere”.
Nella nuova puntata de “Il diario del giorno”, Giambruno ha però precisato che “nessuno ha giustificato l’atto”, anzi: le sue frasi sarebbero state utilizzate “in maniera strumentale e surreale, distorcendo la realtà” e dando vita a polemiche che stanno “rasentando il ridicolo”. “La politica ha di meglio da fare che occuparsi di uno spazio giornalistico”, ha chiuso il giornalista.
Intanto la 19enne vittima della violenza di gruppo a Palermo si sfoga sui social, per l’ennesima volta, contro gli haters. Domenica scorsa aveva rivendicato il diritto di vivere la sua vita come meglio preferisce, oggi ammette di non avere più la forza di reagire. E intanto lascia Palermo per una comunità protetta fuori dalla città, trasferita in un centro in cui le verrà anche offerta la possibilità di lavorare. “Sono stanca mi state portando alla morte. Io stessa anche senza questi commenti non ce la faccio più. Non ho voglia di lottare né per me né per gli altri. Non posso aiutare nessuno se sto così”, scrive su Instagram sopra un post in cui, con frasi molto volgari, qualcuno l’accusa di aver avuto con i sette ragazzi un rapporto consensuale.
“Non serve a nulla continuare, pensavo di farcela ma non è così”, aggiunge. E ancora: “se riesco a farla finita porterò
tutti quelli che volevano aiutarmi sempre nel mio cuore”.
Sulla vicenda è intervenuto di nuovo il Garante per la protezione dei dati personali che ha avviato un’istruttoria nei
confronti dei siti che hanno diffuso le generalità della vittima della violenza sessuale di Palermo. L’Autorità si riserva di
adottare i provvedimenti ritenuti necessari e di informarne l’autorità giudiziaria.
Arriva anche lo sfogo che la mamma della 12enne vittima di abusi sessuali nel Parco Verde di Caivano, affidato
all’avvocato Angelo Pisani che ha incontrato in queste ore, tramite il quale ha chiesto un incontro con la premier Meloni. Al fratello della 12enne vittima delle violenze è stato rubato lo scooter e anche questo episodio viene interpretato dalla famiglia come una minaccia. “Stiamo subendo minacce dal quartiere – denuncia la donna – hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro: ho bisogno di parlare con la presidente Meloni, voglio parlare con lei. Domani venga nella scuola frequentata da mia figlia e da mia nipote”.
Stefania Losito