Venerdì e sabato, con la disputa delle semifinali di ritorno di Coppa Italia, il calcio giocato ripartirà anche in Italia. La Federcalcio ha intanto dato il via libera alle cinque sostituzioni nelle partite in programma fino al termine della stagione in corso. Ogni squadra potrà effettuare i cambi utilizzando al massimo tre interruzioni della gara oltre all’intervallo previsto tra i due tempi. In caso di supplementari sarà prevista una quarta interruzione, oltre ai due intervalli in programma tra tempi regolamentari e primo tempo supplementare e tra primo e secondo tempo supplementare, ma solo nel caso in cui al termine dei tempi supplementari i calciatori sostituiti siano meno di cinque.
Intanto l’assemblea della Lega di Serie A ha varato la propria proposta sui verdetti in caso di nuovo stop del campionato. Scudetto e retrocessioni verrebbero assegnati solo in caso di aritmetica certezza, mentre la classifica finale sarebbe stilata attraverso la media dei punti moltiplicata per le rimanenti partite in casa e in trasferta. La proposta è stata votata da 16 club, con 4 astensioni, e lunedì verrà sottoposta al Consiglio Federale.
Da sciogliere ci sono però altri due nodi: la quarantena delle squadre in caso di nuove positività e la progressiva riapertura al pubblico degli stadi. Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, Speranza, per l’emergenza Covid-19, ha chiuso alla possibilità di accorciare il periodo di 14 giorni di isolamento, ammettendo però che si sta lavorando per trovare modalità alternative. Per Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e componente del comitato tecnico-scientifico della Protezione Civile, il calcio non deve ricevere trattamenti di favore. Sul tema della riapertura degli stadi, lo stesso Ricciardi ha aperto alla possibilità di allenatre la guardia per il pubblico man mano che le cose andranno meglio. Il tutto, ha poi aggiunto, a patto che vengano garantite tutte le misure per la sicurezza.
Vincenzo Murgolo